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Metallica a Milano, astenersi deboli di cuore

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musica dal vivo

Metallica a Milano, astenersi deboli di cuore

Gli anni passano per tutti, non è un mistero. La media anagrafica dei quattro signori in questione converge a quota 55. Che, a essere onesti, non sarebbe neanche tantissimo quando si parla di rock and roll. L’aspetto divertente della faccenda è che, a vederli strumenti in braccio, di anni gliene daresti meno di 30 a testa. Potere dell’hard & heavy, segmento dell’«offerta» rock che ha avuto e ha nei Metallica un prodotto evergreen. Soddisfazione garantita, insomma, per quanti l’8 maggio all’Ippodromo di San Siro si godranno l’unica data italiana del loro Worldwired Tour che attraversa l’Europa.

Metallica «Hardwired»
A poco più di un anno dall’ultima volta, rieccoli alla prova dell’abbraccio con un pubblico nei confronti del quale sono uniti da feeling unico. Forti di qualcosa come 100 milioni di copie vendute, i Metallica rientrano nell’esclusivissimo club dei gruppi hard & heavy di maggior successo di sempre. Accanto a superclassici come Master of Puppets e Nothing Else Matters, ovviamente spazio in scaletta ai brani del loro ultimo album Hardwire… To Self-Destruct, risalente ormai a tre anni fa. Special guest per la data milanese saranno Ghost e Bokassa.

Hackett, nel segno di «Selling England»
Se all’hard & heavy preferite il caro vecchio prog, non perdetevi per nulla al mondo Steve Hackett, la mano santa (chitarristica) dei Genesis negli anni del loro massimo splendore. Dopo Roma, Bologna e Torino si esibisce il 3 maggio al Teatro Creberg di Bergamo. Per la prima volta in assoluto, Hackett esegue interamente Selling England by the Pound. Uscito nel 1973, il disco ha subito conquistato la cima delle classifiche nel Regno Unito ed è stato descritto come «l’album definitivo dei Genesis». Con dentro pezzi da novanta come Dancing with the Moonlit Knight, Firth of Fifth, The Cinema Show e naturalmente I Know What I Like (In Your Wardrobe).

Estasi chitarristica tra Ribot e Di Meola
Chi ama la chitarra, una volta tanto, avrà un po’ di sano imbarazzo della scelta. Marc Ribot fa la spola tra il Bronson di Ravenna (3 maggio) e l’Auditorium Candiani di Mestre (7 maggio), Hugo Race, braccio destro di quel diavolaccio di Nick Cave, inserisce una lunga parentesi italiana nel suo Fatalists Takenbythedream Tour, a partire dal Museo del Rock di Catanzaro (3 maggio) e dal Frantoio delle Idee di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria (4 maggio), Al Di Meola intrattiene il pubblico dell’Auditorium Arvedi di Cremona (3 maggio).

Il pop di Alvaro Soler e Tokio Hotel
Ce n’è, in ultimo, anche per gli appassionati di pop e dintorni. Il 9 maggio, al Forum di Assago, si esibisce per esempio l’icona Latin Alvaro Soler, mentre i tedeschi Tokio Hotel si divideranno tra il Fabrique di Milano (7 maggio), Atlantico di Roma (9 maggio), l’Estragon di Bologna (10 maggio) e la star dell’electro pop britannico Dido che l’8 maggio canterà agli Arcimboldi.

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