Stavolta la settimana della musica dal vivo ci porta sul K2 del rock and roll: da un lato Mark Knopfler, voce e soprattutto chitarra dei Dire Straits, dall’altro Lenny Kravitz che, a partire dalla fine degli anni Ottanta, ha indicato una propria originalissima via al rock, incrociando riff di chitarra affilati, vocalismi soul e suggestioni melodiche degne dell’età dell’oro della pop music. E poi una serie di appuntamenti più o meno intriganti che oscillano dal revival anni Novanta dei Backstreet Boys fino al «tocco indie» della rocker italoamericana Lp e al talento prepotente di Benjamin Clementine.
Mark Knopfler «down the road»
Partiamo da Knopfler, una vera e propria garanzia alle nostre latitudini, in virtù del rapporto privilegiato che lo lega al
pubblico italiano: già sold out la data del 10 maggio al Forum di Assago. A novembre dell’anno scorso ha pubblicato Down the Road Wherever, suo nono album solista in studio che guarda in direzione roots rock. Il disco è parte integrante della scaletta del nuovo
tour, ma chi ha il biglietto in tasca non aspetta altro che Sultans of Swing, Romeo and Juliet e Telegraph Road, superclassici dei Dire Straits che stazionano ormai stabilmente nelle scalette dei suoi live act. Pezzi nei quali si esalta
la cristallina classe chitarristica di Knopfler che, a partire dalla nativa Glasgow, dalla fine degli anni Settanta in avanti
ha influenzato intere generazioni di musicisti.
Lenny Kravitz tra Milano e Bologna
Se amate alternare atmosfere bianche e nere, Lenny Kravitz è il vostro uomo: sabato 11 maggio è al Forum di Assago, domenica
12 all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Reduce dalla pubblicazione di Raise Vibration (2018), il polistrumentista americano ha dalla sua quell’efficacissima miscela di rock, pop, soul e funky che l’ha reso un
punto di riferimento imprescindibile della scena mainstream contemporanea, partendo da Let love rule, hit che lo lanciò alla fine degli anni Ottanta, e passando per tormentoni come It ain’t over till it’s over o cavalcate heavy come Are you gonna go my way. Che puntualmente arricchiscono le sue esibizioni.
Dai Backstreet Boys a Lp
Chi negli anni Novanta seguiva l’ondata delle boy band, probabile che abbia già il biglietto per i Backstreet Boys, pronti
a esibirsi al Forum di Assago il 15 maggio. Coordinate musicali piuttosto distanti da quelle di Lp, acronimo di Laura Pergolizzi,
38 anni, napoletana di New York City che grazie all’inconfondibile timbro graffiante a alla notevole dimestichezza con la
scrittura si è subito imposta all’attenzione dei fan del rock dei Seventies. Cinque album all’attivo, ultimo dei quali Heart to Mouth (2018), spinto dal singolo Girls Go Wild, qui da noi molto popolare. Il 15 maggio si esibirà al Fabrique di Milano in uno show già finito sold out. In ultimo segnaliamo
le due date italiane, all’Auditorium Parco della Musica di Roma (15 maggio) e al Teatro Celebrazioni di Bologna (16 maggio),
di Benjamin Clementine, ex clochard franco britannico divenuto una stella apprezzata in tutto il mondo a seguito della pubblicazione
di At least for now (2015).
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