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Obama: un moderato nascosto in bella vista

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Global view

Obama: un moderato nascosto in bella vista

Concordo con molto di quello che ha scritto recentemente David Brooks in un editoriale sul malessere dell'economia, pubblicato dal New York Times.
Ma (c'è sempre un «ma», lo sapete), concorda allo stesso modo anche un tizio di nome Barack Obama, e questo ci porta a uno degli aspetti che continuo a trovare incredibili, del panorama degli opinionisti in America: i costanti appelli a seguire una via moderata e ragionevole, che teoricamente dovrebbe situarsi fra gli estremi opposti dei due partiti, ma che in pratica è esattamente quello che propone Obama.

Così scrive Brooks: «Il Governo federale dovrebbe prendere in prestito denaro ai tassi di interesse correnti per costruire infrastrutture, per esempio potenziando la rete di pullman per consentire ai lavoratori di prendere lavori lontano dalla loro residenza. Il fatto che il Governo federale non abbia approvato importanti investimenti infrastrutturali lascia sconcertati, considerando che su questo punto c'è ampio consenso in entrambi i partiti».

Beh, l'amministrazione Obama sarebbe felicissima di spendere di più per le infrastrutture. Il problema è che una seria legge di spesa in tal senso non ha nessuna speranza di essere approvata dalla Camera dei rappresentanti. E non è un problema di «entrambi i partiti»: è il Partito repubblicano che sta bloccando la legge. Secondo voi quanti Repubblicani sarebbero disposti ad approvare spese in disavanzo per espandere la rete dei pullman? (Ricordiamoci che questa è gente che considera mettere a disposizione biciclette a noleggio un esempio di governo «totalitario».)

E sentite cos'altro scrive Brooks: «Il Governo dovrebbe essere meno generoso verso le persone che non lavorano, ma sostenere di più quelle che lavorano. Questo significa limitare le prestazioni sanitarie per gli anziani benestanti».

Beh, a quanto mi consta, la riforma sanitaria di Obama sovvenziona i premi assicurativi per i lavoratori a basso reddito e finanzia questi sussidi, in parte, attraverso un intervento sugli eccessi di spesa del programma Medicare Advantage. E la destra approva entrambe le cose, giusto? Sbagliato: la destra parla di «comitati della morte» che decidono quali anziani devono essere curati e quali lasciati morire.

È davvero incredibile: Obama in sostanza è quello che un tempo si sarebbe definito un repubblicano liberale, contrastato implacabilmente da una destra superoltranzista. Ma la moderatezza di Obama è nascosta in bella vista, apparentemente invisibile per i nostri opinionisti.

L'Obamacare è in buona salute

Il New York Times recentemente ha pubblicato un'interessantissima inchiesta sui risultati, fino a oggi, della riforma sanitaria di Obama (meglio nota come Obamacare, meglio nota come comitati della morte ed equivalente morale della schiavitù.

Il verdetto è che la riforma sta andando bene (l'articolo potete leggerlo qui).

Si è avuto un grosso allargamento della copertura, che ora è accessibile a prezzi ragionevoli per la grande maggioranza degli americani. Le eccezioni principali, a quanto sembra, sono le persone che hanno scelto la copertura minima consentita, che tiene bassi i premi ma comporta significative compartecipazioni di spesa. E nessuna della previsioni apocalittiche della destra si è realizzata, neanche lontanamente.
(Traduzione di Fabio Galimberti)

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