Il mercato azionario giapponese ingrana la retromarcia sull'onda del ripiegamento delle Borse negli Stati Uniti e in Europa, secondo una tendenza accentuata da un rafforzamento dello yen. In apertura il Nikkei è arrivato a perdere oltre 200 punti, ripiegando dai massimi dall'aprile 2000, per poi recuperare quasi la metà delle perdite.
Con vari indicatori tecnici che segnalano un certo surriscaldamento del mercato, la piazza di Tokyo si mostra vulnerabile ai fattori esterni, mentre la ripresa della divisa nipponica sotto quota 120 sul dollaro pesa sui corsi delle società orientate verso le esportazioni. La cautela degli investitori è connessa anche all'attesa per le imminenti riunioni del board di alcune banche centrali (la Bce rilascerà anche nuove previsioni sull'economia) e per il prossimo rilascio di aggiornati indicatori sull'occupazione negli Usa.
Tra i titoli più pesanti oggi ci sono quelli di Sumco, dopo l'annuncio di un aumento di capitale, e di Lason in seguito al taglio al suo rating di investimento da parte di un broker. In ripiegamento anche vari titoli finanziari, a partire da quello di Nomura Securities già debole dall'inizio dell'ottava.
Intanto in Giappone aumentano le tensioni politiche in relazione allo scandalo di finanziamenti che ha toccato il premier Shinzo Abe: donazioni alla sezione di Yamaguchi (la provincia del premier) del partito liberaldemocratico effettuate da aziende che hanno ricevuto sussidi governativi. Un grave imbarazzo, che segue di poco le dimissioni del ministro dell'Agricoltura. È emerso che anche altri politici hanno ricevuto contributi in circostanze simili.
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