La Borsa di Milano ha chiuso in calo la seconda seduta della settimana corta per la festività pasquale. Il Ftse Mib ha ceduto lo 0,44%. In calo anche gli altri principali indicatori europei. Gli investitori proseguono nelle prese beneficio, sulla notizia di nuove tensioni in Grecia. Il leader ellenico Alexis Tsipras ha comunicato per ripagare il debito greco serve una ristrutturazione. Viaggia in ribasso anche Wall Street che paga il nuovo rafforzamento del dollaro per poi chiudere in territorio negativo. Il Dow Jones perde l'1,10% a 17.778,86 punti, il Nasdaq cede lo 0,94% a 4.900,89 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,9% a 2.068 punti.

Giornata ricca di dati macro
In mattinata sono arrivati dati macro dall’Eurostat. A marzo nell’Eurozona i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1% su base annua, in linea con le aspettative del consensus. A febbraio erano scesi dello0,3%. Sta di fatto che si tratta del quarto mese consecutivo in cui l’Eurozona convinve con la deflazione. Sono arrivati anche i dati sul lavoro: a febbraio il tasso di disoccupazione medio tra i 19 Paesi dell’euro è sceso dall’11,4% all’11,2%, in linea con le attese. In Italia il tasso è salito al 12,7%, in Germania si attesta al 6,4%.

Dagli Usa è arrivato il dato sul mercato immobiliare. I prezzi della case monofamiliari sono saliti a gennaio rispetto all'anno precedente grazie ai forti incrementi nel Sud e nell'Ovest.
L'indice composito relativo a 20 aree metrolitane elaborato da S&P/Case Shiller è cresciuto del 4,6% a gennaio su base annua, superando leggermente l'aumento di dicembre, rivisto al ribasso a +4,4%. Il dato è anche superiore alla stima di un sondaggio realizzato da Reuters fra gli economisti (+4,5%). Denver e Miami hanno registrato gli aumenti annui più pronunciati, rispettivamente dell'8,4% e dell'8,3%. In terza posizione Dallas (+8,1%) e, a seguire, San Francisco (+7,9%).

È stato poi comunicato anche l'indice Pmi Chicago che a marzo ha registrato un lieve rialzo dopo il pesante calo visto a febbraio, ma è risultato ben sotto alle attese del mercato (51,5).
L'indice ha infatti segnato quota 46,3 a marzo, dato che si confronta conil 45,8 di febbraio.

Mentre 'indice di fiducia dei consumatori Usa è inaspettatamente rimbalzato a marzo salendo a 101,3 da 98,8 di febbraio (rivisto da 96,4). Il dato, elaborato da Conference Board, è superiore alle attese deglieconomisti di 96.

Focus Piazza Affari
A Piazza Affari l'attenzione è stata catalizzata da Yoox, nel giorno dell'annuncio dell'accordo con Richemont per l'integrazione con Net a Porter. I titoli hanno guadagnato l’11% dopo la fiammata del 9,9% registrata alla vigilia. Per contro deboli le azioni delle banche. Wdf difende i prezzi della vigilia (10 euro), nonostante l'accordo raggiunto tra Dufry e la famiglia Benetton per la cessione dell'azienda a 10,25 euro per azione. Limano le Pirelli, pur continuando a rimanere al di sopra del prezzo del'opa che verrà lanciata da ChemChina (navigano a 15,57 euro).

Titoli di Stato
Lo spread tra il Btp a 10 anni del Tesoro e il corrispondente Bund tedesco si colloca a 109 punti con rendimenti all'1,3% (rendimenti dei bond dell’Eurozona).

Valute
Euro in calo. I mercati non appaiono molto ottimisti sulle trattative con la Grecia. La moneta unica cede quasi l’1% a 1,07 sul dollaro dopo che già ieri aveva ceduto lo 0,5 per cento. Da inizio anno verso il biglietto verde si è deprezzata dell'11%. La divisa americana guadagna anche verso lo yen a 120,14 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). L’euro resta debole nonostante dalla Germania siano arrivati dati positivi sul versante lavoro: migliori delle attese i numeri sui disoccupati tedeschi di marzo, calati a ritmo maggiore del consensus per sfociare in un tasso di disoccupazione pari a 6,4%, minimo della serie.

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