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Borse europee da record. Il superdollaro schiaccia l’euro

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la giornata dei mercati

Borse europee da record. Il superdollaro schiaccia l’euro

Andamento titoli
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Le Borse europee chiudono in rialzo una giornata iniziata bene dopo il dato sulla produzione industriale in Germania, salita a febbraio dello 0,2%, il doppio di quanto previsto in media dagli economisti. L’indice Stoxx 600 guadagna oltre mezzo punto percentuale e tocca 407 punti, superando il precedente record di marzo 2000 a quota 405.

Il FTSE MIB di Piazza Affari termina a +0,96% sui massimi di giornata, trainato dal buon andamento dei titoli del lusso. I mercati hanno sempre un occhio sulla Grecia che ha rimborsato oggi il prestito del Fondo monetario internazionale da 459 milioni di euro. I viceministri delle Finanze della zona euro hanno intanto dato ad Atene sei giorni lavorativi perpresentare nuove proposte di riforma con l'obiettivo di giungere ad un accordo alla riunione dell'Eurogruppo del 24 aprile e sbloccare nuovi finanziamenti.

La Grecia deve anche pagare 194 milioni di euro agli obbligazionisti privati il 17 aprile, pagamento che sarà seguito da altri 80 milioni alla Bce il 20 aprile. Nel frattempo, il primo ministro greco, Alexis Tsipras, non avrebbe chiesto aiuti finanziari alla Russia in occasione dei colloqui a Mosca, secondo quanto ha riferito il presidente russo Vladimir Putin.

I colloqui si sono concentrati su un possibile investimento russo nel settore dell'energia e di altri progetti. A livello macro, gli investitori attendono i dati del Regno Unito, tra cui i numeri relativi al commercio e l'indicatore dei prezzi delle abitazioni britanniche. La Banca d'Inghilterra annuncerà la sua decisione sui tassi di interesse: l'attesa è che resteranno invariati allo 0,5%.

Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo, con Hong Kong ai massimi degli ultimi sette anni. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo dello 0,75% a 19.937,72 punti e sembra ormai puntare con una certa decisione verso quota 20mila.

I sussidi settimanali di disoccupazione negli Usa salgono di 14 mila unità a 281 mila unità. Gli analisti si aspettavano un rialzo di 17 mila unità. Nella media delle ultime 4 settimane le richieste arretrano da 285.250 a 282.250 unità. A livello continuativo i sussidi calano da 2,327 a 2,304 milioni di unità.

Wall Street e superdollaro
A metà seduta gli indici a Wall Street viaggiavano sopra la parità dopo essere scivolati in territorio negativo. Si sono poi attestati attorno alla parità e alla fine la Borsa Usa ha chiuso in territorio positivo: il Dow Jones sale dello 0,31% a 17.958,13 punti, il Nasdaq avanza dello 0,48% a 4.974,57 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,44% a 2.091,12 punti.
Gli investitori stanno digerendo una stagione delle trimestrali non partita bene (Alcoa ha deluso sul fronte dei ricavi e il titolo cede il 4,24%) mentre continuano a domandarsi quando la Federal Reserve inizierà ad alzare i tassi di interesse. Gli indici sono penalizzati da un nuovo rafforzamento del dollaro con l’euro che è sceso sotto 1,07 dollari (venerdì era a 1,1) che fa sentire i suoi effetti sulla stagione delle trimestrali statunitensi.

Balzano le esportazioni in Germania
Le Borse europee sono sostenute dai dati macro tedeschi. Le esportazioni tedesche accelerano oltre le attese. Secondo i dati dell'istituto di statistica Destatis, l'export è cresciuto dell'1,5% a febbraio su base mensile, dopo il -2,1% segnato nel mese precedente. L'import è aumentato dell'1,8%, dopo il -0,2% di gennaio. Su base annua, le esportazioni sono salite del 3,9% e le importazioni dello 0,8%. Il surplus commerciale destagionalizzato si è attestato a 19,7 miliardi a febbraio. Il surplus della bilancia dei pagamenti invece ha segnato 16,6 miliardi, in rialzo dai 15,9 di gennaio.

Recupera il petrolio
Dopo il forte ribasso di ieri a -6%, il prezzo di petrolio recupera terreno con Wti a 51 dollari al barile (+1%). Brent a 56,1 dollari (+1%).

Spread stabile sopra 100
Andamento stabile per lo spread. Pochi minuti dopo le 9 il differenziale di rendimento tra benchmark italiani e tedeschi sul tratto a 10 anni si riporta sui livelli della chiusura di ieri(105 punti base) dopo aver segnato nei primissimi scambi i 106 punti base. In parallelo, il rendimento del decennale italiano si attesta a 1,21% (lo stesso livello del finale di seduta) dopo aver segnato quota 1,22%.

La Spagna ha collocato stamane i bond 2017, 2025 e 2044 per 4,722 miliardi eurocon tassi in calo. Per quanto riguarda l'Italia, ieri sera il Tesoro ha annunciato che nell'asta a medio lungo in programma il 13 aprile offrirà tra 6 e 7,5 miliardi nel nuovo Btp a 3 anni (che avrà una cedola dello 0,25% da 0,75% del precedente triennale) e in quelli a 7 e 15 anni. Domani saranno invece offerti in asta 6,5 miliardi di Bot annuali, nella prima delle aste italiane di metà mese, a fronte dei 7,5 miliardi che arrivano contestualmente a scadenza.

Si rafforza il dollaro
Si rafforza nuovamente il dollaro con l’euro sotto 1,07 dollari, dopo che ieri le minute della Federal Reserve Usa hanno mostrato una divisione all'interno del Fomc sulla tempistica dell'aumento dei tassi con alcuni che lo indicano a giugno e altri al 2016. Venerdì un euro scambiava oltre 1,1 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

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