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Wall Street chiude in rialzo, record del Nasdaq. Male le Borse europee

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la giornata dei mercati

Wall Street chiude in rialzo, record del Nasdaq. Male le Borse europee

Chiusura in rialzo per Wall Street, col Dow Jones che guadagna lo 0,11% a 18.058,62 punti, e il Nasdaq che si posiziona a livelli record salendo dello 0,41% a 5.056,06 punti. Bene anche l'indice S&P500 che avanza dello 0,24% a 2.112,93 punti.
Da metà seduta gli indici a Wall Street, in una giornata caratterizzata da oltre 50 risultati trimestrali, hanno ritrovato forza dopo una partenza in calo, tanto che il Nasdaq ha superato il record storico visto in chiusura nel marzo 2000.

Sono ragioni soprattutto di tipo tecnico a sostenere i listini americani. Se il Nasdaq ha riagguantato la soglia psicologica dei 5.000 punti, riconquistata per la prima volta in 15 anni il 2 marzo scorso, l'S&P 500 ha superato l'area 2.110-2.112. Se mantenuta - dicono i trader - l'indice benchmark potrebbe spingersi fino a quota 2.140-2.150. Dal fronte macroeconomico, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute a quota 295.000, più delle 290.000 attesa dal mercato. E la crescita del settore manifatturiero Usa è andata peggio delle attese ad aprile, segnando l'andamento peggiore dall'inizio dell'anno.

Le Borse europee, intanto, hanno vissuto un’altra giornata all’insegna della volatilità dopo i dati negativi dell'indice Pmi dell'Eurozona ad aprile. Particolarmente deludenti i dati della Germania. Sullo sfondo pesano anche i timori per la Grecia nel giorno in cui c’è attesa per l’incontro tra Angela Merkel e Alexis Tsipras, il quarto in quattro mesi. La Grecia deve restituire al Fmi 774 milioni di euro entro il 12 maggio e 3,8 miliardi all’Ue a luglio.

L'indice Ftse Mib è arrivata a perdere fino all’1,44% per poi ridimensionare il ribasso al mezzo punto percentuale. Peggio il Dax 30 di Francoforte che ha ceduto l’1,21%

L’euro si rafforza e risale sopra 1,08 dollari mentre lo spread tra BTp e Bund si ridimensiona intorno ai 120 punti, complice anche il grande balzo dei tassi del Bund nelle ultime due sedute (più che raddoppiati da 0,07% a 0,16%).

Mercati asiatici ancora in rialzo nonostante dalla Cina arrivino notizie macro di rallentamento. Il settore menifatturiero in Cina si contrae anche ad aprile. L'indice pmi, calcolato da Hsbc/Markit arretra a 49,2 punti dai 49,6 punti di marzo. Sopra i 50 punti l'indice segnala un'espansione dell'economia, sotto una contrazione. Gli investitori scommettono su nuovi interventi espansivi delle banche centrali a sostegno dell’economia.

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