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Borse volatili per la Grecia. Milano: -0,26%. Wall…

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la giornata dei mercati

Borse volatili per la Grecia. Milano: -0,26%. Wall Street chiude positiva

Giornata di volatilità per le Borse europee, che restano in attesa di novità dalla Grecia, mentre si avvicina la data del 5 giugno, giorno in cui Atene dovrà versare 300 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di capire se Atene e i suoi creditori riusciranno a trovare un accordo sulle riforme, dopo la teleconferenza di ieri sera tra Atene, Berlino e Parigi. I mercati europei risentono anche dei dati deludenti sull'indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona a maggio. Milano, dopo aver piu' volte cambiato direzione, alla fine ha chiuso in calo dello 0,26%.

A Piazza Affari sono risultate contrastate le azioni delle banche. Fca è salita dello 0,62% in vista dei buoni dati sulle immatricolazioni in Italia e sull'onda del buon risultato ottenuto in Francia. Bene le A2a (+2,29%) e le Saipem (+0,69%), quest'ultime nel giorno in cui a Parigi e' stato presentato il progetto TurkStream, il gasdotto che colleghera' la Russia con la Turchia passando per il Mar Nero e sul quale si concentra la Russia, dopo lo stop al progetto South Stream.

Buzzi Unicem migliore tra le blue chips
Tra i signoli titoli, a Piazza Affari Buzzi Unicem è la migliore tra le blue chips, quando secondo la stampa la società punta a diventare un polo aggregatore del cemento in Italia. Anche oggi acquisti su A2A, con la maggior parte dei bancari in recupero, come Intesa Sanpaolo. Tra i finanziari, bene Azimut, dopo che il numero uno Giuliani in una intervista a La Stampa ha dichiarato che «diventerà una multinazionale del risparmio gestito», puntando all'America Latina «tra Cile, Perù e Colombia», senza dimenticare l'Italia, dove sono «interessati al risiko delle popolari». Scambi con segno meno Mps, e Bper, che erano state tra le migliori nella seduta di venerdì scorso. Tra gli altri, balzo di Visibilia Editore (+12,82% a 0,4287 euro), con gli acquisti che premiano anche la Ss Lazio (+10,08% a 0,77 euro), all'indomani della fine del campionato con la conquista del terzo posto e un piazzamento per le qualifiche della Champions leauge. Fuori dal paniere principale e' stato un buon debutto per Fila (+0,93%), l'azienda di matite sbarcata a Piazza Affari a seguito della fusione con la spac, Space.

Spread Btp-Bund sale fino a quota 145 punti base
Lo spread tra Btp e Bund schizza sopra i 140 punti base, fino a 145, con il rendimento del 10 anni del Tesoro in rialzo all’1,93%, mentre il tasso del Bund è in discesa allo 0,49% dopo i dati dell'indice Pmi e in attesa delle notizie sulla Grecia. Il divario tra i titoli di Spagna e Germania si amplia a 140 punti base.

Cauta anche Wall Street
Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,17% a 18.040,50 punti, il Nasdaq avanza dello 0,25% a 5.082,93 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,2% a 2.112 punti.

Cambio Euro-Dollaro
Sul fronte dei cambi l'euro passa di mano a 1,0895 dollari (1,0976 venerdi' in chiusura) e 135,73 yen (136,13 yen), mentre il biglietto verde vale 124,62 yen (124,04). Il petrolio Wti perde lo 0,7% a 59,87 dollari al barile.

Indice Pmi: per Italia miglior dato dal 2011
L'indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona segna un lieve rialzo a 52,2 punti a maggio da 52 di aprile. L’indice Pmi manifatturiero dell’Italia balza a 54,8 a maggio da 53,8 di aprile, il livello più alto da aprile 2011. Il dato - rilevato da Adaci e Markit Economics - supera le attese del mercato per un aumento a 53,6. L’indice è per il quarto mese consecutivo sopra quota 50, soglia di demarcazione fra espansione e contrazione del ciclo. Positivo anche il dato francese, ai massimi da 12 mesi.

Indice Pmi: battuta di arresto in Germania
Tendenza di segno opposto si registra in Germania, dove l’indice Pmi manifatturiero a maggio scende a 51,1 da 52,1 di aprile. Il settore manifatturiero tedesco, secondo Markit, sembra arrancare: i dati segnalano un miglioramento delle condizioni di lavoro dei produttori ma la crescita degli ordinativi è stata la più debole del 2015».

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