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Il franco svizzero è meno «super»: l’euro…

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la valuta elvetica

Il franco svizzero è meno «super»: l’euro riconquista quota 1,10

L'euro ha raggiunto e superato questa mattina quota 1,10 franchi, per la prima volta dall'abolizione della soglia di cambio elvetica di 1,20, nel gennaio scorso. Nelle scorse settimane si era già vista una graduale risalita della moneta unica europea sul franco, valuta forte e tradizionale bene rifugio, ma non era certo che la soglia psicologica di 1,10 venisse toccata. È accaduto oggi, con soddisfazione di buona parte dell'industria d'esportazione svizzera, che dall'allentamento della forza del franco trae benefici.

Stabilita nel settembre del 2011 dalla Banca nazionale svizzera per frenare l'ascesa eccessiva della valuta elvetica, la soglia di cambio di 1,20 con l'euro è stata difesa a suon di acquisti ingenti di euro per oltre tre anni. La Bns ha dovuto però abbandonarla il 15 gennaio scorso, perché ormai troppo onerosa per l'istituto centrale rossocrociato, visto che il mercato spingeva comunque al rialzo il franco. Dopo l’abbandono della soglia, il franco è salito fortemente e l'euro è sceso sino ad un minimo di 0,9652 franchi. Risalita poi sino a 1,08 franchi in febbraio, la moneta unica è tornata a scendere sino all'1,02 di aprile. Da luglio la ripresa, sfociata nell'1,10 di questa mattina.

Dietro il parziale indebolimento del superfranco secondo molti analisti della piazza elvetica ci sono almeno tre fattori principali. Le tensioni geopolitiche ed economiche a livello internazionale ci sono ancora ma non sono ai picchi della fase precedente, dunque la corsa ai beni rifugio è meno intensa. Il previsto rialzo, questo mese, dei tassi di interesse americani inoltre non è più così certo e questo attenua la risalita del dollaro e spinge di contro l'euro. La Banca nazionale svizzera, poi, probabilmente sta ancora effettuando interventi mirati sul mercato per frenare il franco, anche se in modo meno massiccio rispetto alla lunga fase della soglia di cambio a 1,20. Interventi della Bns che hanno già favorito una risalita del dollaro sul franco nei mesi scorsi e che potrebbero ora aver assecondato la risalita dell'euro sulla moneta svizzera.

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