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Maurizio Bufi rieletto presidente dell’Anasf

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promotori finanziari

Maurizio Bufi rieletto presidente dell’Anasf

Tutto secondo copione. E soprattutto nel segno della continuità. Si è chiuso oggi a Perugia Il X° Congresso Nazionale dell'Anasf, l'associazione di categoria che rappresenta le istanze di oltre 12mila promotori finanziari, con la conferma di Maurizio Bufi alla presidenza per i prossimi quattro anni.

L’esito delle elezioni del Congresso di Perugia era in parte scontato, sondando gli umori della tre giorni umbra. Il vivace dibattito che comunque c'è stato nell'assise plenaria e all'interno delle varie commissioni di studio, non ha impedito al presidente Bufi di essere eletto all'unanimità dai 25 membri del Consiglio Nazionale, a sua volta eletto poco prima dai 156 delegati regionali presenti nel capoluogo umbro.

All’interno del Consiglio Nazionale la lista capeggiata da Bufi conta altri 13 rappresentanti (Mario Castelli, Franco Colombo, Marco Deroma, Rosario Di Pietro, Nicola Durando,Nicola Florentino, Alma Foti, Gian Franco Giannini Guazzugli, Felice Graziani, Alfonsino Mei, Pier Francesco Nicastro, Fabrizio Quaglio e Giuliana Rapetta), altri 9 sono stati assegnati alla lista “Il salto di qualità” (Drago Biafore, Paolo Bonella, Rossella Carli, Luigi Conte, Elio Conti Nibali, Guido Pagani, Paola Riccioli, Ferruccio Riva e Antonino Starace) e infine Francesco Ragone e Carlo Bagnasco, rispettivamente delle liste “Professione e Partecipazione” formata prevalentemente da delegati di Banca Generali e “Professione Consulente” espressione dei promotori di Finanza & Futuro Banca.

Adesso il presidente Bufi avrà un mese di tempo per proporre al Consiglio Nazionale la squadra di nove elementi che faranno parte del nuovo Comitato Esecutivo, insieme ai nomi dei due vice-presidenti. «Sono felice di continuare questo percorso nel segno dell'unità dell'associazione – ha commentato a caldo Bufi, appena eletto davanti alla platea dei delegati - in compagnia di un gruppo dirigente di alta professionalità che lavorerà insieme a me per i promotori finanziari e per tutti quei professionisti che vorranno riconoscersi nella nostra associazione». Una dichiarazione, quest'ultima, dalla quale trapela la grande novità emersa dai lavori congressuali.

Nel corso della tre giorni le quattro commissioni di studio hanno discusso e approvato diverse mozioni per fornire al Consiglio Nazionale le linee programmatiche dell'associazione per il prossimo quadriennio. E tra le modifiche statutarie approvate c'è anche quella che amplia la possibilità di iscrizione all'Anasf a tutti i soggetti iscritti all'Apf e non solo quindi ai promotori finanziari, quando il nuovo Albo sarà aperto ad altre figure: consulenti finanziari fee only e società di consulenza. In quest'ambito è stata anche approvata una mozione per dare mandato alla dirigenza dell'associazione a mettere in atto azioni concrete affinché l'articolo 18 bis del Tuf classifichi i consulenti fee only come consulenti finanziari elidendo il termine indipendenti.

Decisioni che faranno alzare di nuovo i toni del confronto tra le diverse associazioni coinvolte nella nascita del nuovo Apf, proprio nei giorni in cui è all'esame del Parlamento il Ddl istitutivo della cosiddetta “Casa della consulenza” che dovrebbe racchiudere sotto lo stesso tetto del nuovo organismo tutti i professionisti che offrono con diversi modelli il servizio di consulenza finanziaria ai risparmiatori. «La normativa europea – sostiene Bufi - attribuisce l'aggettivo indipendente alla prestazione del servizio e non al soggetto che offre la consulenza. Se la norma comunitaria da questa indicazione non riusciamo a capire il perché l'Italia deve recepirla con riferimento ai soggetti. Anche i promotori finanziari che lavorano con un mandato possono offrire un servizio indipendente se rispettano i due requisiti: avere un'ampia piattaforma di offerta di prodotti di case d'investimento diverse e non ricevano inducements». La discussione è (ri)aperta.

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