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Le Ipo cinesi ripartiranno, e la borsa ci guadagna nonostante i pessimi…

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la giornata dei mercati

Le Ipo cinesi ripartiranno, e la borsa ci guadagna nonostante i pessimi dati sull'import-export: -9% in dieci mesi

PECHINO - L'annuncio della ripresa, sembra a fine anno, delle Ipo - una ventina di aziende in rampa di lancio da tempo e stoppate dalla crisi delle borse, dà una boccata di ossigeno ai mercati cinesi.
L'apertura delle contrattazioni è stata condizionata fortemente dai dati delle dogane diffusi ieri sui pessimi dati soprattutto delle importazioni cinesi: una caduta significativa nei primi dieci mesi dell'anno, ben 15,2% in meno: in termini assoluti 8,47 trilioni, pari a 1,33 trilioni di dollari. L'import-export è crollato del 9 per cento rispetto all'anno scorso. Si tratta dell'ottavo risultato negativo consecutivo.

L'indice Shanghai Composite ha invece guadagnato l'1,9 per cento venerdì, inaugurando una nuova stagione rialzista (+23% rispetto al mese di agosto). Oggi lo Shanghai Composite Index ha guadagnato l'1,6% a 3,646.88 in chiusura, il più alto rispetto al 20 agosto. L'indice CSI 300 è salito del 2,4 per cento. L'Hang Seng invece ha chiuso in negativo dello 0,6 per cento.

La ripresa delle Ipo è un segnale di fiducia anche da parte delle autorità, dopo il buco da 5 trilioni di dollari causato dalle perdite tra giugno e agosto. Sembra che non sarà più necessario effettuare un deposito a garanzia della sottoscrizione delle azioni.
Positivi oggi anche i dati sull'inflazione. Il PPI si è assestato in territorio negativo, un trend che parte dall'inizio del 2012 a causa della domanda debole; la capacità produttiva è inutilizzata, costringendo le imprese a ridurre i prezzi.

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