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Tokyo in rialzo ( 1%) anche se la recessione non basta a far…

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LA GIORNATA DEI MERCATI

Tokyo in rialzo ( 1%) anche se la recessione non basta a far muovere la banca centrale

TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo dell'1,07% a quota 19.859,81 punti. La Borsa giapponese ha registrato un netto progresso dopo che la comunicazione dei verbali della Fed ha evidenziato un ampio supporto per l'avvio della manovra di rialzo dei tassi americani entro fine anno.
Una prospettiva considerata favorevole per l'azionario nipponico anche per il conseguente scenario di indebolimento dello yen sul dollaro. Non ha avuto effetti la decisione della banca centrale giapponese, largamente attesa, di limitarsi a confermare la politica monetaria ultraespansiva in corso, nonostante il Paese sia tornato in recessione dopo il calo dello 0,8% annualizzato del Prodotto interno lordo del terzo trimestre. La BoJ, che aveva già ribassato le sue stime su economia e prezzi il 30 ottobre scorso nel suo outlook semestrale, fa come la solito mostra di ottimismo: l'economia nipponica sarebbe comunque continuando un trend di moderata ripresa e così la dinamica dei prezzi, anche se il calo dei prezzi petroliferi frena le spinte inflazionistiche.

Intanto a ottobre la bilancia commerciale giapponese è tornata in nero (per la prima volta in sette mesi) per 111,47 miliardi di yen (circa 900 milioni di dollari), soprattutto grazie al calo della bolletta per le importazioni di materie prime energetiche. L'import mensile è sceso del 13,4% rispetto a un anno prima ma anche le esportazioni mostrano il segno negativo, con un meno 2,1% (per la prima volta in 14 mesi) causato soprattutto dal -3,6% delle spedizioni verso la Cina. Con l'Unione europea, l'export giapponese è salito del 5,4% a 718,9 miliardi di yen, mentre le importazioni dalla Ue sono salite dell'8,7% a 766,53 miliardi di yen.
Le statistiche doganali segnalano che le importazioni dall'Italia sono diminuite del 2,8% a 69,2 miliardi di yen, mentre l'export è salito del 7,1% a 36,2 miliardi di yen. L'avanzo commerciale italiano, insomma, si sta riducendo ma resta ampio.

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