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Tokyo, Borsa in picchiata (-5,4%) e balzo dello yen

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la giornata dei mercati

Tokyo, Borsa in picchiata (-5,4%) e balzo dello yen

TOKYO - La tempesta di ieri sui mercati internazionali raggiunge il Giappone, facendo precipitare la Borsa e spingendo al rialzo yen e prezzi obbligazionari. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in picchiata del 5,4% (-918,86 punti) a 16.085,44 punti, guidato dal cedimento dei titoli del settore bancario: lo stesso comparto che ieri era stato l'epicentro del tonfo delle piazze azionarie europee e dell'arretramento di Wall Street, in relazione ai rinnovati timori sullo stato di salute dell'economia globale e sul collegato “stress” degli istituti finanziari. Il Nikkei si e' portato cosi' nelle vicinanze dei minimi dall'ottobre 2014, quando la banca centrale “raddoppio'” la sua politica monetaria ultraespansiva.
Se a inizio anno un fattore fondamentale delle turbolenze dei mercati era stata la Cina, ora non si tratta di questo: varie Borse asiatiche sono chiuse – a partire da quelle cinesi, ferme fino a lunedi' prossimo, mentre Hong Kong riapre giovedi' - per le festivita' del capodanno lunare (lo stop riguarda anche Seul, Kuala Lumpur, Singapore e Taiwan).
I timori sull'arrivo di una eventuale recessione globale si sommano a nuove preoccupazioni sul caso Grecia e sulla tenuta di banche e aziende attive nel settore dell'energia, mentre pesano anche le incertezze sugli orientamenti della Federal Reserve: il rilancio dell'avversione al rischio da parte degli investitori internazionali premia – oltre che l'oro - lo yen, che (considerato un bene-rifugio in tempi di turbolenze ) si e' apprezzato fino a un cambio di 114,2 sul dollaro (massimi dal novembre 2014) e 128,3 sull'euro: una tendenza che ha penalizzato soprattutto i titoli delle societa' esportatrici, a partire da quelli del settore automobilistico. A questi livelli di cambio valutario, diventano probabili molte revisioni al ribasso delle stime sugli utili aziendali.

Tassi negativi sui decennali nipponici.
Intanto i tassi di mercato sui titoli di Stato nipponici decennali hanno toccato, per la prima volta nella storia, in mattinata lo zero assoluto, mentre nel pomeriggio sono andati addirittura in negativo a -0,010% (mentre le scadenze piu' ravvicinate vanno in territorio sempre piu' negativo). Gia' sotto pressione dopo l'introduzione di tassi negativi da parte della banca centrale a fine gennaio (misura che scattera' dal 16 febbraio, o anche oltre, sulle nuove riserve in eccesso degli istituti finanziari), le azioni delle grandi banche giapponesi hanno tutte perso parecchio terreno, fino intorno al 10 per cento (da Mitsubishi UFJ al broker Nomura). In forte ribasso anche i titoli del settore energetico.
Settimana prossima, poi, e' in arrivo il dato sul Prodotto interno lordo giapponese del quarto trimestre 2015, che secondo le previsioni di vari analisti evidenziera' una contrazione della terza economia mondiale, dopo il rallentamento delle prime due (Cina e Stati Uniti). I pessimisti ipotizzano un calo del Pil a un tasso annualizzato fin del 3% a causa del ristagno di consumi e investimenti.

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