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Popolare Vicenza, Fitch taglia il rating a B- e lo mette sotto…

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IL DECLASSAMENTO DOPO I CONTI

Popolare Vicenza, Fitch taglia il rating a B- e lo mette sotto osservazione

Fitch ha tagliato il rating della Banca Popolare di Vicenza da B+ a B- e posto lo stesso sotto rating watch negativo. Il provvedimento, spiega un comunicato dell'agenzia, riflette il peggioramento della liquidità della banca a seguito di una consistente fuoriuscita di depositi verificatasi rispetto alla precedente review sul rating, effettuata nell'ottobre 2015. Fitch ritiene che il valore della banca si e' notevolmente indebolito negli ultimi mesi, compreso il segmento del funding retail, e che la possibilita' di emettere obbligazioni all'ingrosso e' limitata dalle attuali condizioni dei mercati finanziari. Tutto cio', conclude l'agenzia, potenzialmente limita la capacita' della banca di attrarre liquidita' attraverso questi canali.

La Popolare di Vicenza ha chiuso il 2015 con una perdita di 1,4 miliardi di euro, in aumento rispetto al rosso di 758 milioni del 2014. Sui conti, si legge in una nota diffusa martedì, hanno pesato accantonamenti e rettifiche per oltre 2,3 miliardi, la maggior parte dei quali (1.333 milioni) rappresentati da perdite su crediti e da accantonamenti al fondo rischi e oneri (513 milioni). L'aumento delle perdite, salite di 350 milioni rispetto a giugno, deriva in gran parte da riclassificazioni del capitale finanziato dall'istituto.

La banca ha precisato che, inclusi gli effetti del prospettato rafforzamento patrimoniale, confermato per un ammontare fino a 1,5 miliardi di euro, il Cet1 (Common equity tier 1, il principale indicatore sulla solidità patrimoniale) si attesta su un valore superiore al 12%, maggiore del target Srep (Supervisory review and evaluation process) della Bce (10,25%) e il Total Capital Ratio oltre il 14%. Molto negativo il dato della raccolta totale del gruppo, scesa nel corso del 2015 da 45,3 a 36,5 miliardi (-8,8 miliardi, in calo del 19,4%) rispetto a fine 2014, con un calo ancora più sostenuto di quella diretta (scesa del 23,3% a 21,9 miliardi). «

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