L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell'1,26% a 16.852,35 punti. Dopo alcune sessioni di arretramento, il mercato azionario giapponese si e' indirizzato oggi in netta ripresa sulla scia di uno yen tornato a indebolirsi in attesa delle decisioni della Banca centrale europea. In evidenza i titoli delle societa' esportatrici, mentre quello di Toshiba riceve una spinta dalla notizia che il gruppo dovrebbe cedere a Canon le sue attivita' nel settore medicale a un prezzo che si preannuncia piuttosto alto.
In controtendenza le azioni della compagnia elettrica Kansai Electric Power, che hanno ceduto fin oltre il 15% dopo che un tribunale ha imposto lo stop alla centrale nucleare di Takahama. La ripresa dei prezzi petroliferi ha inoltre favorito acquisti su societa' attive nel comparto dell'energia e delle materie prime.
Anche altre piazze azionarie regionali mostrano una tendenza prevalentemente positiva. A sorpresa oggi la Reserve Bank of New Zealand ha tagliato i tassi di 25 punti base portandoli al 2,25% e ha segnalato la possibilita' di ulteriori riduzioni: l'istituto ha citato esplicitamente il fattore-Cina come elemento di rischio per lo scenario su crescita e inflazione. Da Pechino e' arrivata la notizia che l'inflazione a febbraio e' salita al 2,3% dall'1,8% di gennaio, il che allenta le pressioni per un nuovo allentamento monetario. In Giappone i prezzi alla produzione a febbraio sono scesi del 3,4% rispetto a un anno prima: si tratta dell'undicesimo mese consecutivo di declino.
La Banca di Corea ha invece confermato oggi i tassi all'attuale minimo storico dell'1,5 per cento, come del resto ampiamente atteso.
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