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Borse, il calo del petrolio frena i listini europei. Piazza Affari chiude sopra la parità

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Chiusura appena sopra la parità per Piazza Affari. L'indice FTSE MIB ha guadagnato lo 0,03% a 18.171 punti e contrastata per le altre Borse europee, dopo le festività della Pasqua: Parigi ha guadagnato lo 0,85%, Francoforte lo 0,37%, Madrid lo 0,21%, mentre Londra è rimasta al palo. Gli investitori hanno preferito assumere un atteggiamento cauto mentre attendevano le parole della numero uno della Federal Reserve, Janet Yellen, che durante un intervento all'Economic Club di New York ha ribadito l'intenzione della Banca centrale americana di procedere con cautela. Dopo le sue parole, la Borsa americana ha chiuso in territorio positivo, con il Dow Jones in crescita dello 0,57% a 17.634,07 punti, il Nasdaq che avanza dell’1,67% a 4.846,63 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,88% a 2.055,04 punti.

Inoltre, sale l'attesa per l'importante dato sull'economia americana che sarà diffuso venerdì, quello sull'andamento del mercato del lavoro, vera cartina tornasole per comprendere lo stato di salute della congiuntura di Oltreoceano. Come se non bastasse è tornato a destare preoccupazione il petrolio: il Wti chiude a 38,28 dollari (-2,8%), in ribasso del 2,8% e al minimo dal 15 marzo.

A Milano sono andate male le azioni delle banche e in primis quelle di Mps (-4,78%), con il mercato che si interroga sull'eventualità di un nuovo aumento di capitale per la banca senese, nonostante l'operazione sia stata smentita. Hanno inoltre continuato a perdere quota le Bpm (-3,6%) e le Banco Popolare (-3,7%), anche se Moody's ha espresso un giudizio positivo sulla loro fusione. Giù anche Poste (-1,7%), sull'ipotesi che il Tesoro entro fine anno possa vendere un ulteriore 30% del capitale. Per contro sono andate bene le Ferragamo (+2,7%), a dispetto della notizia che lo stilista Massimiliano Giornetti abbia lasciato la maison fiorentina.

Fuori dal paniere principale sono state gettonate le Banca Carige (+4,8%), dopo che l'istituto ligure ha confermato di avere ricevuto un’offerta da parte del Fondo Apollo. Offerta che prevede l'acquisto dei credito deteriorati da parte del fondo che poi sottoscriverà un aumento di capitale da 500 milioni, diventando l’azionista di maggioranza della banca. L’aumento di capitale sarà comunque da 550 milioni e quindi 50 milioni di nuovi titoli verranno offerti ai soci in essere, che è da vedere, però, se accetteranno la proposta di Apollo. Comunque l'offerta sarà esaminata dal prossimo consiglio che si insedierà con l'assemblea dei soci del 31 marzo. A nominare il prossimo board sarà l’azionista di riferimento Malacalza Investimenti (socio con il 17,6% del capitale), che accettando una ricapitalizzazione come quella proposta da Apollo vedrebbe fortemente ridimensionato il suo peso nell'azionariato.

Altro titolo interessante, Moncler ha guadagnato l'1,17% dopo che l'azienda del piumino, attraverso la controllata rumena Industries Yield, ha finalizzato il processo di costituzione di un’unità produttiva in Romania, attraverso l’assunzione di circa 600 dipendenti. L'operazione prevede un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro, oltre a quanto già realizzato nel 2015 per 1,5 milioni, e comprende gli ulteriori investimenti in nuove tecnologie industriali e produttive previsti nei prossimi mesi.

Sul fronte dei cambi l’euro (cambio euro/dollaro) passa di mano a 1,1195 dollari (1,1196 di venerdì) e a 126,94 yen (127,01). Il dollaro/yen si attesta a 113,99 da 113,60.

BoT: in asta semestrali assegnati al tasso -0,05%
I BoT semestrali sono stati assegnati in asta al tasso negativo dello 0,05 per cento. Lo ha comunicato la Banca d'Italia. La variazione rispetto all'asta precedente è negativa di 1 punto base. L'asta dei BoT scadenza 30 settembre 2016 ha registrato richieste per 9,7 miliardi a fronte di un'offerta del Tesoro per 6 miliardi.

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