Finanza & Mercati

Pfizer rinuncia alla fusione dei record con Allergan dopo la stretta del Tesoro…

  • Abbonati
  • Accedi
FARMACEUTICA

Pfizer rinuncia alla fusione dei record con Allergan dopo la stretta del Tesoro Usa sulle «inversioni fiscali». Clinton «felice»

Salta la fusione tra Pfizer e Allergan. L'operazione da 160 miliardi di dollari non si farà. Secondo un comunicato Pfizer ha rinunciato alla fusione. Le due società sono arrivate di comune accordo alla decisione di non procedere con la fusione, dopo il giro di vite del dipartimento del Tesoro Usa sulle operazioni trans-frontaliere fatte con l'obiettivo di spostare la residenza fiscale fuori dagli Usa (le cosiddette inversioni fiscali) per godere di aliquote più basse. Pfizer inoltre risarcirà Allergan - che ha la sede operativa nel New Jersey ma quella fiscale in Irlanda, Paese con un’aliquota sulle imprese del 12,5% - con 150 milioni di dollari come compensazione per le spese sostenute. Se le nozze fossero andate in porto Pfizer avrebbe trasferito la sede fiscale dagli Stati Uniti all’Irlanda.

«Pfizer si è avvicinata a questa transazione da una posizione di forza e vedeva la potenziale combinazione come un acceleratore delle esistenti strategie», ha commentato Ian Read, presidente e ceo di Pfizer attraverso una nota. «Restiamo concentrati sul continuare a migliorare il valore di tutte le nostre attività, innovative e tradizionali. I nostri più recenti lanci di prodotti (...) sono stati tutti ben accolti dal mercato e crediamo che i prodotti in rampa di lancio abbiano molte possibilità dal punto di vista commerciale con un alto potenziale in diverse aree terapeutiche», ha continuato Read, aggiungendo che la società «mantiene la sua forza finanziaria e la flessibilità per perseguire strade di sviluppo vantaggiose e opportunità di investimento favorevoli agli azionisti».

Il management della società, inoltre, ha spiegato Read, «punta a prendere una decisione su una possibile separazione tra le attivita' piu' innovative da quelle tradizionali entro la fine del 2016, come era previsto prima dell'annuncio della possibile fusione con Allergan», sottolineando che «come sempre, rimaniamo concentrati nel migliorare il valore per gli azionisti». Entrambi i titoli salgono di circa un punto percentuale in Borsa dopo l’annuncio. Ieri sera Allergan era crollata del 15% dopo la stretta del Tesoro.

La rinuncia alla fusione è certamente una vittoria per Barack Obama, che ha dichiarato guerra agli accordi tra multinazionali realizzati con l’unico obiettivo di ridurre le aliquote fiscali. Il presidente americano ha dichiarato ieri che l’elusione fiscale globale è «un problema enorme».

Dopo due ondate di norme senza successo, ieri il Tesoro americano ha alzato il tiro: il governo perseguirà i cosiddetti «serial inverter», le grandi aziende create tramite varie operazione di inversione fiscale o acquisizioni di aziende americane. Per rendere meno appetibili le fughe all'estero, il Tesoro imporrà che gli azionisti della società americana debbano avere fra il 50% e il 60% dell'azienda nata dalla fusione, il che obbliga a cercare un partner di taglia adeguata e scoraggia le operazioni in cui una società più piccola acquista quella più grande americana (come sarebbe stato nel caso di Allergan e Pfizer). Sopra tale quota si applicano dei paletti, che rendono più difficile l'accesso ai profitti realizzati all'estero. È stato subito chiaro che le nuove regole mettevano a rischio la maxi fusione fra Pfizer e Allergan, cosa puntualmente avvenuta.

Amara la reazione del Ceo di Allergan, Brent Sanders: «Cambiare le regole del gioco dopo che la partita è cominciata e un po’ anti-americano», ha denunciato in un’intervista all’emittente Cnbc. La candidata democratica alle elezioni presidenziali Hillary Clinton si è detta invece «felice» per lo stop alle nozze.

© Riproduzione riservata