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Marchionne: «Da Fca porta aperta ad alleanze»

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l’assemblea dei soci ad amsterdam

Marchionne: «Da Fca porta aperta ad alleanze»

«La porta per un accordo è sempre aperta». Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler, in occasione dell'assemblea che si tiene ad Amsterdam, torna a parlare di possibili fusioni con uno dei big del settore. Il manager ha anche aperto alla possibilità che Fca possa pagare un dividendo prima della conclusione del piano industriale 2014-2018. L'azienda non pagherà dividendo sul bilancio 2015, e il piano industriale presentato due anni fa non prevedeva il pagamento di cedole in quanto le risorse sono destinate a finanziare il piano.

«La faccenda del dividendo è legata al debito: una volta azzerato il debito sarà più facile prendere una decisione su questo punto, c'è da aspettare ancora qualche mese», ha detto Marchionne.
Per quanto riguarda il dossier consolidamento, nella lettera ai soci di Exor (maggiore azionista di Fca) John Elkann aveva rilanciato la proposta di un maxiaccordo «con quelli grossi» per ridurre i costi e migliorare la redditività, ma aveva ammesso che «bisogna essere in due per ballare un tango». Per questo lo stesso Marchionne mantiene una linea realistica: la fusione si farà in futuro, ma con ogni probabilità dopo il 2018, quando lui avrà lasciato il gruppo; in tal caso non sarà lui a gestirla.

La situazione non è in effetti cambiata molto in questi mesi. I “grossi” che sono in teoria nel mirino di Fca non sono molti: ai tre big da 10 milioni di veicoli l'anno - Toyota, Volkswagen e General Motors - si aggiungono la coreana Hyundai/Kia e Ford. Gm sarebbe il partner preferito di Fca, ma il suo amministratore delegato, Mary Barra, ha già più volte respinto le proposte di Marchionne; Toyota non ha mai seguito la strada delle fusioni e Volkswagen è attualmente alle prese con le conseguenze potenzialmente devastanti dello scandalo del dieselgate. «L'alleanza con Gm - ha spiegato Marchionne - è quella che avrebbe i numeri giusti anche se loro adesso non vogliono farla».
Dopo le assemblee di Fca e Ferrari di oggi, il manager partirà per la Cina, dove domenica si svolge la terza prova del campionato mondiale di Formula Uno e dove lunedì verrà lanciata la produzione locale della Jeep Renegade, secondo modello prodotto in Cina dopo la Cherokee.

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