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Borse, tonfo a Tokyo (-3,4 %) su terremoto e calo dei prezzi petroliferi

TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso del 3,4% a 16.275,95 punti: il mercato azionario giapponese apre la nuova ottava con un tonfo sulla scia del cedimento dei prezzi petroliferi di oltre il 5%, del rialzo dello yen e dell'impatto negativo sull'economia nipponica (e in prospettive sugli utilizzi molte aziende) del doppio terremoto della fine della scorsa settimana nell'isola meridionale del Kyushu.

Anche altre piazze azionarie asiatiche registrano arretramenti, dopo che nel weekend i 18 Paesi produttori di petrolio riuniti a Doha non sono riusciti ad accordarsi sul contenimento della produzione, in quanto l'Iran ha rifiutato la richiesta dell'Arabia Saudita di unirsi a una intesa collettiva. Teheran non intende far parte di alcun accordo limitativo in quanto da poco uscita da anni di regime sanzionatorio internazionale.
Il dollaro ha guadagnato terreno su alcune valute di Paesi sensibili all'andamento dei mercati delle materie prime (come il ringgit malese e il dollaro australiano), ma ha perso terreno nei confronti dello yen - come al solito percepito come bene-rifugio. La divisa nipponica è tornata a rafforzarsi fin sotto la soglia di un cambio a 108 nei confronti del biglietto verde e a 121,8 sull'euro (sui massimi contro la moneta comune dalla primavera 2013).

Così alla Borsa di Tokyo sono andati sotto pressione i titoli delle società esportatrici, a partire da quelle automobilistiche che già devono affrontare le conseguenze sulle catene produttive dello stop ai loro impianti nel Kyushu in seguito ai terremoti di giovedì sera (magnitudo 6.4) e della notte tra venerdì e sabato (magnitudo 7.3). Penalizzate in particolare le azioni della Toyota, in arretramento del 5% dopo l'annuncio di sospensioni di attività per almeno una settimana in numerose fabbriche in tutto il Paese, a causa delle carenze di componentistica che si stanno determinando. Una importante società elettronica che ha registrato danni al suo impianto di Kumamoto, la Renesas, ha visto calare le sue azioni di quasi il 14 per cento. In picchiata anche il titolo del gruppo petrolifero Inpex e quello della utilità Kyushu Electric Power. Debole, in particolare, anche il settore assicurativo. Il governo del premier Shinzo Abe ha fatto intendere di essere pronto a varare un budget supplementare di spesa in seguito ai terremoti nel Kyushu.

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