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Softbank vende la quota in Alibaba per 7,9 miliardi

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Softbank vende la quota in Alibaba per 7,9 miliardi

(Reuters)
(Reuters)

Prima grande dismissione per Softbank: il gruppo giapponese di telecomunicazioni e tecnologie ha annunciato la vendita per un ammontare di almeno 7,9 miliardi di dollari di una quota nella società cinese di e-commerce Alibaba.

Non è una fuoriuscita da uno dei più redditizi investimenti della storia mondiale: Softbank, visto che il valore della sua partecipazione è attorno ai 65 miliardi di dollari, scende da oltre il 32% al 28% circa, ben oltre il 15% necessario per mantenere un posto nel board. E resterà il maggiore azionista.

Variegata la composizione dei compratori: in parte la stessa Alibaba (che sta spendendo 2 miliardi di dollari in buy-back) e i suoi fondatori (per circa 400 milioni), poi un fondo sovrano (non reso noto) per mezzo miliardo e poi, con la parte del leone, un complesso trust da piazzare presso investitori istituzionali.

Se negli ultimi sei anni il gruppo fondato da Masayoshi Son ha fatto acquisizioni per ben 70 miliardi di dollari, ora sembra venuto il momento per ridurre un po’ il suo forte indebitamento. Del resto, Softbank fatica ancora a rimettere in carreggiata il gestore statunitense di telecomunicazioni mobile Sprint, che già ha dato molte delusioni finanziarie. Una acquisizione rivelatasi onerosa anche per lo sfumare di prospettive di consolidamento sul mercato Usa: tutto il contrario, dunque, dell’investimento di 20 milioni di dollari che Son aveva effettuato nel 2000 in Alibaba (lievitato a 65 miliardi dopo la clamorosa Offerta pubblica iniziale negli States del 2014).

Son è amico del fondatore di Alibaba, Jack Ma, e tra i due gruppi sono e resteranno in corso una serie di joint venture. Di recente hanno deciso di lanciare assieme una società per lo sviluppo di servizi di cloud computing in Giappone.

Al di là di una limatura all’indebitamento, non è detto che Softbank non intenda procedere a nuovi acquisti mirati di società nel settore tecnologico, secondo i piani di Nikesh Arora, il direttore generale al quale il fondatore ha delegato le primarie funzioni operative e la futura successione.

Anche Yahoo! - e sicuramente i suoi azionisti - starebbe prendendo in considerazione, secondo alcuni analisti, l’idea di dismettere una parte della sua quota in Alibaba, del valore di 31 miliardi di dollari, anche se la mossa anticipata della società giapponese rende più difficile trovare altri investitori istituzionali interessati a porzioni miliardarie del gigante del commercio elettronico. Tanto più che Alibaba di recente ha reso noto di essere sotto inchiesta da parte della americana Securities and Exchange Commission per possibili violazioni della normativa federale.

Yahoo! Japan è controllata al 43% da Softbank, che intende diventare un vero operatore globale. A questo scopo, di recente ha annunciato la separazione tra il redditizio e relativamente stabile business della telefonia mobile in Giappone dalle attività – potenzialmente a maggior crescita ma anche più rischiose – internazionali.

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