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Ue: sulle banche soluzioni possibili. Renzi: rispetteremo le…

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SMENTITO FT

Ue: sulle banche soluzioni possibili. Renzi: rispetteremo le regole

Il premier Renzi e la cancelliera Merkel
Il premier Renzi e la cancelliera Merkel

Il governo italiano sarebbe pronto a sfidare l’Unione europea sugli aiuti alle banche in difficoltà: il governo Renzi sarebbe pronto a immettere miliardi nel sistema bancario italiano a dispetto delle regole europee e dello scambio di vedute della settimana scorsa fra lo stesso premier e la cancelliera tedesca Merkel. Renzi aveva sottolineato che violazioni sono state compiute dalla Germania nel 2003 e non dall’Italia, Merkel aveva sostenuto che le regole sulle banche non si possono cambiare ogni due anni.

Il Financial Times, in apertura della sua edizione europea, scrive oggi che il governo italiano inteverrà con fondi pubblici a dispetto dei moniti di Bruxelles e Berlino secondo cui devono essere i creditori (azionisti e obbligazionisti) e non i contribuenti a risollevare le sorti degli istituti in difficoltà.

Il quotidiano finanziario britannico cita come fonti «funzionari e banchieri che sono a conoscenza dei piani del premier». «Siamo pronti a fare il necessario per difendere le banche e non escludiamo di agire unilateralmente, anche se solo come ultima opzione», ha detto la fonte al Financial Times. Il quotidiano britannico sottolinea come il governo sia pronto a incrementare la dotazione del Fondo Atlante - già intervenuto come azionista di maggioranza in Popolare Vicenza e Veneto Banca - e a varare un nuovo strumento, sempre gestito da Atlante, per l’acquisto dei crediti deteriorati.

La smentita di Palazzo Chigi

Con un comunicato Palazzo Chigi, però, smentisce la ricostruzione del quotidiano finanizario della City: «Contrariamente a quanto riportato oggi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi è pronto a “sfidare” Bruxelles sul futuro dell'Europa poiché non crede possibile ignorare il risultato della Brexit. È dunque sulla crescita, gli investimenti, la cittadinanza, l'immigrazione, la lotta alla disoccupazione che si concentra l'attenzione dell'Italia». Così la replica del governo italiano. «Quanto alle banche, è noto, - si legge ancora - come ha avuto modo di sottolineare anche ieri in una intervista tv, che Renzi prediliga le soluzioni di mercato, nel rispetto delle regole vigenti in Europa» concludono le stesse fonti.

Bruxelles: soluzioni possibili
Sulla vicenda è intervenuta nuovamente la Commissione europea, per bocca del portavoce della Concorrenza. Bruxeles, ha detto Ricrado Cardoso, è sempre «in contatto con le autorità italiane» per affrontare la situazione delle banche in difficoltà. «Sulla base di diversi precedenti, c'è un certo numero di soluzioni che possono essere seguite che sarebbero pienamente in linea con le regole della Ue per affrontare carenze di liquidità o di capitale nelle banche, senza effetti avversi per gli investitori al dettaglio». Sull'articolo pubblicato dal Financial Times, Cardoso si è limitato a dire: «Abbiamo visto l'articolo e abbiamo visto anche la smentita» di Palazzo Chigi.

Angeloni (Bce): possibile un intervento pubblico mirato
Un’apertura a un intervento del governo a favore del sistema bancario italiano arriva anche dalla vigilanza di Francoforte. Il sostegno pubblico alle banche «propriamente regolamentato e controllato, è una componente fondamentale di un sistema bancario ben strutturato», ha detto Ignazio Angeloni, membro del consiglio di sorveglianza bancario della Bce. Parlando a Barcellona, Angeloni ha detto che gli aiuti pubblici devono essere usati «con moderazione, non più del necessario ma neanche meno» e ha invocato una «piena collaborazione fra le autorità della concorrenza, della sorveglianza e della risoluzione bancaria».

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