Alta tensione Usa-Iran: Trump vieta l’import di acciaio, alluminio e rame

    L’Iran ha annunciato con una lettera che potrebbe recedere da alcuni degli impegni previsti dall’accordo sul nucleare nel 2015. Complessivamente, il comparto dei metalli è il più importante del Paese dopo il settore legato al petrolio, e rappresenta il 10% delle esportazioni dell’Iran. Questo potrebbe anche non essere l’ultima misura di pressione da parte della Casa Bianca, «a meno che Teheran non cambi decisamente la propria linea» è il messaggio del presidente Usa

    Turchia, Borsa e lira in caduta dopo annullamento elezioni a Istanbul

    A Istanbul è tutto da rifare. Con un annuncio a sorpresa la Commissione elettorale suprema della Turchia (Ysk) ha accolto i ricorsi per presunti brogli presentati dalle forze a sostegno del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed ha così deciso di ripetere le elezioni amministrative tenutesi lo scorso 31 marzo. La decisione non è appellabile

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    Gaza, tregua tra Israele e Palestina dopo il raid che ha causato 25 morti

    L’esercito israeliano ha annunciato «il ritorno alla normalità nelle retrovie israeliane» a partire dalle 7 (le 6 in Italia) di lunedì 6 maggio. La mossa delle forze armate di Tel Aviv rappresenta un’implicita conferma del raggiungimento di un’ intesa per il cessate il fuoco a Gaza. In precedenza anche la televisione al-Aqsa di Hamas aveva annunciato un cessate il fuoco a partire dalle 4.30 locali

    Isis, al-Baghdadi riappare in video dopo 5 anni e minaccia vendette

    L’organo di propaganda video dell’Isis ha pubblicato un nuovo video in cui compare il leader del sedicente Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi. È la prima volta dal celebre sermone nella Grande Moschea di Mosul nel 2014. Lo riferisce il Site, il sito che monitora il jihadismo sul web. Barba lunga, appesantito, nel filmato il Califfo è seduto a gambe incrociate e ha un kalashnikov al suo fianco

    Conte su caso Regeni: l’Italia non avrà pace fino a quando non ci sarà la verità sulla morte

    È stato il primo tema sollevato dal premier italiano, Giuseppe Conte nell'incontro bilaterale con il presiedente egiziano, Al Sisi subito dopo la cena di questa sera con il presidente cinese Xi Jinping a conclusione del secondo Forum sulla nuova Via della Seta. In mattinata Conte aveva letto la lettera dei genitori di Giulio Regeni pubblicata su Repubblica e ne era rimasto molto colpito. Così quando ha incontrato in serata il presidente egiziano ha chiesto nuove informazioni.

    – dal nostro inviato

    Libia: Conte e Al Sisi preoccupati da terrorismo. Non c’è alternativa a soluzione politica

    Finora era solo un rischio tra i tanti connessi alla guerra in Libia. Ora è qualcosa di più. C'è la possibilità che il perdurare del conflitto stia producendo trasferimenti di soggetti legati all'Islam radicale dalla Libia e dalla Siria in Egitto e Tunisia e forse anche in Italia e nel resto d'Europa. Timore condiviso ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ne ha parlato con il presidente egiziano Al Sisi (con il quale ha anche affrontato il caso Regeni) entrambi a Pechino per il secondo Forum della nuova Via della Seta.

    – dal nostro inviato

    Libia, Trump telefona al generale Haftar: serve transizione politica

    La Casa Bianca in una nota ha fatto sapere che i due hanno «condiviso la visione per una transizione della Libia verso un sistema politico stabile e democratico». La telefonata di Trump è avvenuta lunedì ma è stata resa nota solo ieri. All'Onu Russia e Usa bocciano la richiesta di un cessate il fuoco immediato per la Libia presentata dalla Gran Bretagna

    – dal nostro corrispondente

    In Africa è di nuovo tempo di «primavere»

    Dopo la destituzione di Bouteflika ad Algeri, ora è la volta del Sudan, dove Omar al-Bashir era al potere da 30 anni. Le violenze del regime ci sono state ma per mesi le proteste non si sono fermate. Così determinate da spingere i militari a deporre il dittatore e a promettere riforme

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