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Milan, in settimana la firma con i cinesi

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il futuro del club rossonero

Milan, in settimana la firma con i cinesi

È fissato a giovedì il giorno cruciale per la firma che sancirà il passaggio di circa l’80% delle azioni del Milan da Fininvest a un consorzio di investitori cinesi. Tutto sembra pronto per il faticoso epilogo, che ha dovuto superare prima l’indecisione di Silvio Berlusconi, incerto se vendere o meno il club che ha salvato dal fallimento trenta anni fa, e poi una trattativa estenuante di due mesi: per finire con il ricovero inaspettato di Berlusconi stesso al San Raffaele per problemi cardiaci, conclusosi con un’intervento chirurgico.

Ora che il presidente ha superato anche questi problemi di salute, il dossier Milan attende di essere finalizzato, giovedì prossimo appunto. Il contratto è pronto, preparato dagli studi Chiomenti e Ripa di Meana, e manca solo la firma di Fininvest, con il via libera di Silvio Berlusconi. Probabile anche che la holding di via Paleocapa decida di convocare una conferenza stampa.

E proprio fra quattro giorni, se tutto andrà come nelle attese, dovrebbe essere alzato il sipario anche sulla composizione della cordata cinese, raggruppata in un veicolo finanziario costruito sulla falsariga di un fondo d’investimento. I sottoscrittori del fondo sarebbero gruppi finanziari collegati allo Stato cinese, ma anche società industriali, sempre di Pechino. La valutazione del Milan, trattata dagli advisor di Gsp Capital e di Lazard, è attorno ai 750 milioni di euro, compresi i debiti per oltre 200 milioni.

Quindi l’80% che dovrebbe finire alla cordata cinese, dovrebbe essere valutato sui 400 milioni di euro. Circa 100 milioni verranno inoltre messi subito sul piatto, per coprire le perdite di bilancio dell’ultimo anno del Milan, mentre altri 400 milioni saranno pronti per la campagna acquisti del club nei prossimi anni.

Un’altra somma (sempre sui 400 milioni) potrebbe essere stanziata per il progetto del nuovo stadio, se si deciderà di riportare sotto i riflettori il piano di costruzione tramontato alcuni mesi fa.

Da notare che il rafforzamento della squadra rossonera è stato deciso con il via libera del consorzio cinese, a cominciare dall’arrivo dell’allenatore Vincenzo Montella: voluto dagli investitori di Pechino e da Nicholas Gancikoff, il manager di Galatioto Sport Partners, in accordo con Adriano Galliani.

Fininvest (con circa un 20%) dovrebbe restare nella compagine per almeno tre anni e a Silvio Berlusconi dovrebbe essere proposta la carica di presidente onorario. Il progetto prevede inoltre lo sviluppo del merchandising del marchio Milan in Asia.

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