Finanza & Mercati

Vivendi ora vuole solo il 20% di Premium ma punta al 15% di Mediaset

  • Abbonati
  • Accedi
dietrofront dei francesi

Vivendi ora vuole solo il 20% di Premium ma punta al 15% di Mediaset

(Fotogramma)
(Fotogramma)
Andamento titoli
Vedi altro

Dietrofront di Vivendi sull’accordo con Mediaset per acquistare Premium. Il gruppo di Cologno Monzese spiega in una nota di aver ricevuto ieri uno schema alternativo dell’operazione. In sostanza Vivendi, confermato lo scambio del 3,5% del capitale di Vivendi e del 3,5% del capitale di Mediaset, propone di acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium e di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile.

L’accordo iniziale prevedeva che i francesi potessero salire soltanto fino al 5% del capitale in tre anni. Mediaset fa sapere inoltre che il cda del 28 luglio per l’approvazione della relazione semestrale «prenderà ufficialmente posizione su detta proposta e sulla gravissima comunicazione dell’ad di Vivendi». Il gruppo, conclude, è fermamente determinato a far valere ogni proprio diritto in ogni sede.

La lettera di Vivendi, si legge nella nota, «elude un riscontro puntuale ad un’intimazione rivoltale da Mediaset ad adempiere ai propri obblighi contrattuali – finora inadempiuti – in primo luogo quello di notificare tempestivamente l’acquisto del controllo di Mediaset Premium alla Commissione Antitrust della Ue».

Il Biscione informa inoltre che ieri «l’amministratore delegato di Vivendi ha verbalmente comunicato che Vivendi non intende comunque onorare il contratto stipulato. La comunicazione di Vivendi costituisce per Mediaset una novità assoluta e non concordata. Rappresenta una palese contraddizione con gli impegni assunti da Vivendi mediante il contratto firmato l’8 aprile scorso, concluso dopo lunghe trattative con l’approvazione di tutti gli organi competenti di entrambe le parti».

Vivendi: differenze significative in analisi risultati Premium
Il management di Vivendi ritiene che ci siano delle «differenze significative nell’analisi dei risultati di Mediaset Premium» che puntava ad acquisire e nonostante questo ha confermato «la sua volontà di costruire un’alleanza strategica con Mediaset». È quanto indica il gruppo francese in una nota, in relazione all’intesa con Mediaset.

Il gruppo ha fatto ieri una proposta al gruppo italiano «per trovare un nuovo accordo in termini differenti e per proseguire le trattative», indica ancora il gruppo che fa capo all’imprenditore francese Vincent Bolloré. D a parte sua Cologno Monzese, ha precisato «che non cʼè nessuna negoziazione in corso tra Mediaset e Vivendi. La negoziazione è già avvenuta e si è conclusa con il contratto regolarmente firmato tra le parti lʼ8 aprile». Il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, si è mostrato invece ottimista nel corso di un incontro con la stampa italiana: «La volontà di fare l'accordo resta più che mai. Ho visto l'annuncio che ha fatto Mediaset oggi e anche il nostro. Abbiamo fatto un ampio lavoro nelle ultime settimane, non c'è un completo accordo e per questo abbiamo proposto una forma diversa, ma con ancora più ambizioni nelle nostre relazioni con Mediaset».

Dura anche la risposta di Cologno sui dati relativi alla pay tv: «L'analisi dei risultati di Premium è ovviamente avvenuta prima della firma, come accade prima di ogni assunzione di impegni». In merito infine a lettere inviate da Vivendi a Mediaset «confermiamo di non aver mai ricevuto alcuna contestazione formale sulla validità o i contenuti del contratto».


Fininvest, Vivendi vuole costruirsi posizione di rilievo in Mediaset in modo surrettizio

«Fininvest denuncia l’eccezionale gravità e l’assoluta scorrettezza del comportamento di Vivendi». Questa la dura posizione della holding di via Paleocapa dopo il dietrofont di Vivendi che ha proposto di acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium e di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile. «L’annunciata decisione di non voler onorare un contratto valido e vincolante, regolarmente stipulato fra le parti e approvato da tutti i rispettivi organi competenti - aggiunge la nota - viola i più elementari principi del diritto oltre che dell’etica economica. Vengono infranti i capisaldi che assicurano un corretto e ordinato funzionamento del mercato. E l’atteggiamento di Vivendi lascia chiaramente intuire che il suo vero, non dichiarato obiettivo - al di là della indubbia valenza industriale dell’accordo stipulato - fosse in realtà quello di costituirsi in modo surrettizio e inaccettabile una posizione di estremo rilievo nell’azionariato di Mediaset».

Il titolo ko in Borsa dopo dietrofront Vivendi
Intanto Mediasetè in profondo rosso (arrivata a perdere oltre il 14%) a Piazza Affari dopo il dietrofront di Vivendi su Premium, dopo aver aperto in ritardo perché non riuscivano a fare prezzo e dopo essere stati sospesi in asta di volatilità quando perdevano il 13%.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

© Riproduzione riservata