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Mps, via libera della Bce al piano su sofferenze e aumento di capitale

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l’ok di francoforte

Mps, via libera della Bce al piano su sofferenze e aumento di capitale

(Epa)
(Epa)

C’è l'ok definitivo della Banca Centrale Europea al piano di rilancio di Banca Monte dei Paschi di Siena. Il disco verde da parte della Vigilanza Unica, arrivato al termine di un board iniziato questa mattina alle 11, dà il via libera alla maxi-cartolarizzazione dei 27 miliardi di euro di sofferenze di Siena e a un successivo aumento di capitale, che nelle attese dovrebbe attestarsi sui 5 miliardi di euro. A quanto risulta al Sole 24Ore, la banca sarebbe stata autorizzata da Francoforte a non tenere conto delle cessioni dei crediti in sofferenza ai fini della ponderazione dei rischi sui crediti, riducendo così di 2 miliardi il fabbisogno complessivo in termini di nuovo capitale.

Salta il piano alternativo di Passera-Ubs

L'avallo di Francoforte è arrivato mentre in parallelo a Siena si sta tenendo il Cda che, da parte sua, sta approvando le stesse linee guida del progetto vidimato dagli ispettori. Sempre oggi, peraltro, sembra essere saltata la presentazione di Corrado Passera del piano alternativo per Mps studiato con la banca d'affari Ubs. È quanto hanno riferito all'Ansa due fonti finanziarie. Una di esse ha inoltre precisato che la presentazione non è stata concessa (di fatto rigettando il piano, come anticipato da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) nonostante fino a ieri risultasse un invito formale. Alle 20.45 l'amministratore delegato Fabrizio Viola ha tenuto una conference call con gli analisti anche sui conti della semestrale. Poco meno di due ore dopo l'esito dello stress test dell'Eba. Lo stesso Viola ha spiegato che, in realtà, il cda del Monte dei Paschi ha confrontato la proposta alternativa presentata da Passera con quella messa a punto dalla banca e già sottoposta all'esame della Bce e l’ha quindi scartata. Ricevere una proposta del genere il giorno prima «non è una situazione facile da gestire», ha commentato Viola. Ciononostante il board l’ha esaminata ma ha preferito la prima, già sottoposta a Francoforte.

Il piano di rilancio

Il piano di massima di salvataggio sembra definito. Il progetto, a cui stanno lavorando JpMorgan, Mediobanca e Lazard, prevede come detto un'auto-cartolarizzazione del portafoglio di sofferenze da parte del Monte. Il funding verrà effettuato da un Spv che farà funding mediante l'emissione di note senior (che godranno in larga parte della garanzia statale Gacs) per circa 6 miliardi. Somma che verrà coperta da un prestito ponte finanziato da Jp Morgan. La tranche mezzanina (1,6 miliardi) verrà invece acquisita da Atlante II mentre la tranche equity (pari a 1,4 miliardi) resterà in capo agli azionisti attuali, che se li vedranno così attribuiti pro-quota. Così facendo, le tranche equity verrebbero assegnate come una sorta di warrant, che darebbero così un ritorno nel caso in cui il recupero delle sofferenze cartolarizzate fosse tale da superare il rimborso delle tranche senior e mezzanine. Di fatto, quindi, dei 5 miliardi di aumento circa due serviranno ad alzare le coperture sui crediti deteriorati che resteranno in pancia alla banca, mentre 1,6 serviranno per coprire le minusvalenze sui 26,6 miliardi di crediti ceduti ad Atlante II a un prezzo che dovrebbe essere pari al 31-32% del valore di libro.

@lucaaldodavi

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