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Rcs, pieni poteri a Cairo. Sarà presidente e ad

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IL cda di via rizzoli

Rcs, pieni poteri a Cairo. Sarà presidente e ad

Urbano Cairo (Ansa)
Urbano Cairo (Ansa)
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Urbano Cairo ha assunto l'incarico di presidente e amministratore delegato del gruppo Rcs. Lo ha annunciato lui stesso, al termine della riunione del cda. «In questa fase di transizione prendo tutti e due gli incarichi», ha spiegato. «Ci sono tante cose da fare e prima si comincia meglio è. Domani ad esempio sarò in via Solferino per una visita e per salutare il direttore» del Corriere della Sera.

Cairo, dunque, entra nel board di Rcs portando con sé il direttore finanziario del suo gruppo, Marco Pompignoli, e Stefania Petruccioli, come quota rosa. Il quarto consigliere, Stefano Simontacchi, era già presente in cda. A far spazio ai nuovi amministratori il presidente Maurizio Costa, l’ad Laura Cioli e Gerardo Braggiotti, che si sono dimessi. Nel consiglio rimpastato restano quindi tre amministratori indipendenti espressi dalla vecchia maggioranza - Mario Notari, Teresa Cremisi e Tom Mockridge - e i due consiglieri dei fondi, Paolo Colonna e Dario Frigerio. L'assemblea per la conferma del nuovo cda è stata convocata per il 26 settembre. Cairo ha ringraziato i tre consiglieri che si sono dimessi da Rcs «per la disponibilità, che non era scontata».

«Lascio un'azienda più solida e pronta ad affrontare da leader ogni sfida di mercato. Auguro a Rcs e ciascuna delle sue eccellenti professionalità il futuro di
grandi successi che meritano», afferma in una nota l'amministratore delegato uscente Laura Cioli, che lascia Rcs con una buonuscita di 3,75 milioni lordi.
Resta valido per la Cioli il patto di non concorrenza pattuito con Rcs nel 2015 quando la manager è stata assunta: riguarda tutti i concorrenti del gruppo che operano nel settore dell'editoria cartacea o digitale, è valido su tutto il territorio italiano e ha durata di sei mesi a partire dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. «Nel momento in cui faccio un passo indietro voglio con orgoglio ricordare gli importanti risultati che sono stati conseguiti» ha aggiunto l'ormai ex presidente, Maurizio Costa.

Rcs torna all’utile
Oggi intanto il gruppo Rcs Mediagroup ha annunciato il ritorno all'utile dopo 14 trimestri registrando nel secondo trimestre 2016 un risultato positivo di 19,9 milioni di euro rispetto alla perdita di 60,2 milioni a fine giugno 2015. Nei sei mesi il gruppo segnala una perdita di 2,1 milioni contro il rosso di 95,4 dei sei mesi di riferimento del 2015. I ricavi consolidati nel semestre sono scesi del 2,9% a 504,1 milioni (519,3 mln I sem 2015) L'ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è salito a 40,2 milioni (11,7 mln) e quello post oneri e proventi non ricorrenti è migliorato a 33,9 milioni (4,5 milioni).

«Sono orgogliosa del grande lavoro fatto in questi mesi grazie alla passione e l'impegno di tutti i colleghi - ha commentato l'a.d. Laura Cioli - Abbiamo stabilizzato la situazione finanziaria e patrimoniale della Società, avviato il rilancio strategico di questo storico gruppo editoriale, incrementato la redditività dal 2% all'8% nel solo primo semestre e chiuso il secondo trimestre in utile, per la prima volta dal 2012».

Il gruppo Rcs, a fine giugno 2016, registra un indebitamento finanziario netto di 422,4 milioni, in calo rispetto ai 486,7 milioni di fine 2015 e in decrescita di oltre 100 milioni rispetto al 30 giugno 2015. La contrazione dell'indebitamento finanziario netto per complessivi 64,3 milioni è essenzialmente dovuta, spiega la nota Rcs, da un lato agli effetti positivi rivenienti della cessione dell'Area Libri avvenuta il 14 aprile scorso per un prezzo di 127,1 milioni di euro e dall'altro al deconsolidamento della posizione finanziaria netta positiva dell'area Libri (positiva per 44,2 milioni al 31 dicembre 2015), a cui si contrappongono gli esborsi relativi ad oneri non ricorrenti ed ai nuovi investimenti, in parte compensata dall'incasso di dividendi. Il flusso di cassa della gestione tipica risulta positivo.

Titolo in asta di volatilità a 12% dopo i conti
Giornata difficile per il gruppo milanese a Piazza Affari: l'azione è entrata in asta di volatilità a -12,06% dopo la diffusione dei dati semestrali e trimestrali prima di chiudere a -8,19 per cento.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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