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Oro, hedging al record da 6 anni (ma il ritmo delle operazioni…

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società aurifere

Oro, hedging al record da 6 anni (ma il ritmo delle operazioni rallenta)

La propensione delle società aurifere a proteggersi dal rischio di ribassi dell’oro è proseguita anche nel secondo trimestre, il quarto consecutivo, portando l’hedge book complessivo a 295 tonnellate, un record da sei anni.

Si registra tuttavia un rallentamento delle operazioni che, mediante l’impiego di derivati, consentono di bloccare il prezzo delle future vendite di oro: ci sono state solo 21 tonnellate di hedging netto, contro le 50 tonn. di gennaio-marzo (si veda il Sole 24 Ore del 12 luglio) e per il trimestre in corso gli analisti di Société Générale e Gfms, che effettuano il monitoraggio, prevedono che possa viceversa prevalere il de-hedging.

«Se i prezzi dell’oro non dovessero riuscire a superare 1.400 dollari l’oncia - osserva il rapporto - i produttori potrebbero scegliere di restare alla finestra, lasciando che i loro hedge book arrivino a naturale scadenza».

L’atteggiamento verso queste operazioni, che erano cadute in disuso con lo spettacolare rally dell’oro del decennio scorso, è comunque cambiato, tornando ad essere più favorevole, sostengono SocGen e Gfms, secondo cui nel complesso il 2016 sarà probabilmente un altro anno positivo per l’hedging, con una ripresa di attività negli ultimi tre mesi dell’anno.

L’«effetto Brexit» si è rivelato tuttavia meno intenso di quanto gli stessi analisti avessero previsto: la corsa dell’oro ha rallentato e con questa anche le operazioni a protezione dal rischio ribassi. Ieri il lingotto ha riguadagnato quota, con l’allontanarsi dell’aspettativa di rialzo dei tassi della Fed, toccando un massimo di 1.328,73 $/oncia.

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