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politica monetaria

La Bce smentisce il tapering ma il mercato è nervoso: cosa cambia per i risparmiatori

L’euro è risalito e i bond dei Paesi dell’area euro sono stati venduti. Al pari delle Borse, che hanno sofferto. Nelle ultime ore sui mercati finanziari è andata in scena la tipica reazione da “tapering”. Ma di cosa si tratta? È l’inverso del quantitative easing, ovvero la graduale riduzione dell’acquisto di titoli sui mercati aperti da parte della Bce. È il primo passo verso l’interruzione di una politica espansiva estrema, quale è appunto il quantitative easing. La Federal Reserve - che per prima ha adottato il Qe, e cioè nel 2009 - ha attuato il tapering tra il 2013 e il 2014. A ottobre 2014 ha poi interrotto l’iniezione di liquidità. Di tapering si è tornato a parlare da poche ore dopo che l’agenzia Bloomberg ne ha scritto, ipotizzando un’azione simile da parte della Bce. Ed è per questo motivo che tutte le classi di investimento che stanno beneficiando del quantitative easing (Borse, bond governativi dell’area euro e euro short, cioè al ribasso) ne hanno risentito.

Questa mattina il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito di 10 punti base all’1,26%. Persino il BTp a 50 anni sbarcato ieri sui mercati oggi è sceso da 99 a 97 punti. Se la Bce diminuisse - o desse solo il segnale di volerlo fare - l’importo mensile finalizzato agli acquisti di titoli (oggi fissato a 80 miliardi) i mercati finanziari non la prenderebbero bene. Il “Qe” è pensato per rilanciare l’economia reale e svalutare l’euro ma - nel momento in cui la cinghia di trasmissione tra finanza ed economia reale non funziona alla perfezione - è una mossa che certamente avvantaggia i titolari di asset finanziari più rischiosi. Gli stessi pronti ad abbandonare la nave nel momento in cui l’abbondante liquidità fornita dal Qe dovesse essere drenata. In ogni caso, lo scenario ipotizzato da Bloomberg non è al momento all’orizzonte. La Bce ieri ha smentito via twitter questa ipotesi. Francoforte dovrebbe prolungare il Qe oltre il marzo 2017 qualora dovesse servire.

Lo ha detto lo stesso governatore Mario Draghi in più occasioni ed è quello che pensa anche la maggioranza degli analisti. «Un’estensione del Qe oltre marzo 2017 è lo scenario più probabile», scrivono gli analisti della sezione reddito fisso di UniCredit. In ogni caso il nervosismo c’è ancora nelle stanze dei trader. «Sul mercato, già teso per i massicci collocamenti, resta il nervosismo innescato dall'indiscrezione di ieri sull'eventuale 'tapering' da parte della Bce», dice un trader. «Probabilmente ci si aspetta una smentita più ufficiale di quella via twitter». Il portavoce della Bundesbank, la banca centrale tedesca che peraltro è tra le più critiche nei confronti del Qe, ha definito «pura fantasia» le indiscrezioni uscite ieri sera. Il tapering quindi al momento sembra ancora lontano. Ma un giorno in ogni caso arriverà. E quando arriverà è ragionevole ipotizzare un’inversione degli asset che oggi stanno salendo artificialmente per via del Qe.

twitter.com/vitolops

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