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Europa ripiega davanti a rebus Bce, +1% Milano con banche e…

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La giornata dei mercati

Europa ripiega davanti a rebus Bce, +1% Milano con banche e assicurazioni

(Reuters)
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Andamento titoli
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Piazza Affari approfitta delle ipotesi su una riduzione del programma di acquisti della Bce per portare denaro su bancari e assicurativi che spingono il FTSE MIB a un rialzo dell'1,03% mentre gli altri listini continentali ripiegano dopo alcune sedute vivaci. Resta a galla anche Madrid grazie ai titoli del settore finanzario. Le mosse della Bce sull'ammontare del quantitative easing, anche se nessuna conferma è arrivata da Francoforte e gli analisti restano convinti che il programma si estenderà oltre marzo 2017, sembrano dipingere un quadro con tassi in prospettiva crescenti anche al di qua dell'Atlantico, mentre Oltreoceano l'incremento sotto le attese dei posti di lavoro del settore privato negli Stati Unti ha fatto rallentare le scommesse sull'aumento del costo del denaro Usa a dicembre portando a prese di beneficio sul dollaro (tornato sopra 1,12 a 1,1207 per un euro da 1,1155) e facendo salire Wall Street (indice S&P 500 +0,43%).

A Milano protagonista soprattutto Ubi Banca (+5,7%) dopo le condizioni poste per l'acquisto di tre delle quattro banche salvate in autunno con il ricorso al fondo di risoluzione. Brillanti Bper (+5%) e Bpm (+5,1%). Tra gli assicurativi vivaci Generali(+4,2%) e Unipolsai (+3,1%). Sale del 2,3% Eni grazie all'andamento del greggio in rialzo e all'accordo con Bp sul gas naturale in Mozambino oltre che alla raccomandazione positiva di Deutsche Bank. Vendite su Mps (-3,9%) e alle società delle reti elettriche e del gas che più sarebbero penalizzate da tassi in aumento (-2,9% Terna e -2,4% Snam Rete Gas). Deboli anche Enele A2a.

Petrolio vicino a quota 50 dollari

Petrolio vicino ai 50 dollari al barile a New York (+2,4% Wti a 49,88 dollari) dopo il calo a sorpresa delle scorte settimanali Usa di greggio. Sul valutario sterlina in lieve recupero a 1,2761 dollari dopo aver toccato il nuovo minimo da 31 anni sotto quota 1,27. In netta discesa la moneta giapponese che ha perso circa lo 0,6% sia nei confronti del dollaro sia nei confronti dell'euro: alla chiusura dei mercati continentali europei, sono necessari 115,97 yen per un euro dai 115,34 di ieri e 103,56 yen per un dollaro (da 102,72).

Tra le banche spicca Unicredit . A Londra corre Tesco (+9,7%)
In evidenza tra le banche anche Unicredit (+4%) mentre Mediobanca, Banco Popolare (favorita da un "outperform" di Exane) e Intesa Sanpaolo hanno guadagnato oltre il 3%. Prosegue il momento vivace del risparmio gestito (+2% Azimute Banca Mediolanum) mentre Fiat Chrysler Automobiles(+1,7%) dà seguito al rialzo di ieri innescato dalle immatricolazioni di auto in Italia e in altri Paesi d'Europa. Tra i titoli industriali, Leonardo Finmeccanica (+1,2%) sfrutta le indiscrezioni sulla possibilità di ottenere entro fine anno una commessa in Canada per aerei di ricerca e soccorso con un ammontare complessivo superiore ai 2 miliardi di euro.
In Europa se gli acquisti hanno premiato banche e assicurazioni. Le vendite hanno colpito soprattutto le utility, le tlc e il comparto dei viaggi oltre che i media. In evidenza a Londra, dove il Ftse100(-0,58%) ha segnato una correzione dopo aver toccato ieri i massimi da diciotto mesi, è stata protagonista assoluta Tesco (+9,7%) dopo che il gruppo della grande distribuzione ha mostrato una semestrale con perdite ridotte a 91 milioni di sterline a fronte del rosso da 365 milioni di un anno fa.

In calo il Pmi servizi in Italia

Milano quindi è stata l'unica Borsa in verde in Europa - assieme al rialzo contenuto di Madrid- nonostante i segnali di debolezza dell'economia arrivati dal Pmi del settore servizi in settembre, che indicano come poco probabile una accelerazione a breve della crescita. L'indicatore infatti è sceso a 50,7 punti dai 52,3 di agosto. Il dato di settembre segna il più lento tasso di crescita dell'attività e dell'entrata di nuovi ordini in quattro mesi. Flette la fiducia delle aziende sulle prospettive future dell'attività e dal fronte dell'occupazione non ci sono segnali di incremento per la prima volta da un anno. Sui minimi da 21 mesi l'indicatore per l'Eurozona a 52,2 punti. Il dato è stato rivisto leggermente al rialzo rispetto alla stima flash (52,1) e conferma, comunque, un'espansione da 38 mesi consecutivi.

Usa, sale oltre le attese l'indice Ism servizi in settembre
In settembre l'Ism servizi, l'indice che misura la performance del terziario negli Stati Uniti, ha accelerato il passo, portandosi al massimo da ottobre 2015 e al livello più alto di quest'anno. L'indice di riferimento redatto dall'Institute for Supply Management è salito a 57,1 punti, contro i 51,4 punti di agosto. Gli analisti avevano previsto un rialzo a 53 punti. Da segnalare che un valore al di sopra della soglia dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura. Il dato si attesta al di sopra di tale soglia da 80 mesi di fila. Guardando alle singole componenti, quella sull'andamento aziendale è salito da 51,8 a 60,3 punti, quella dell'occupazione è passata da 50,7 a 57,2 punti, quella dei prezzi è salita da 51,8 a 54 punti. La componente relativa ai nuovi ordini è balzata da 51,4 a 60 punti.

La sterlina aggiorna i minimi da 31 anni

E' proseguito intanto il movimento al ribasso della sterlina, innescato ieri dalle dichiarazioni de Primo Ministro Theresa May che lasciano intravedere uno scenario di "hard Brexit" come più probabile. Il movimento è stato poi amplificato dal rialzo del dollaro, sulla scia dei dati americani positivi e dall'attesa di un rialzo dei tassi da parte della Fed entro l'anno. La sterlina ha aggiorna oggi i minimi da 31 anni scendendo sotto 1,27 dollari per poi risalire leggermente sul finale.

Obbligazionario europeo ancora sotto pressione

Tassi ancora in rialzo per i governativi europei, sulle ipotesi di una riduzione graduale degli acquisti di bond prima della conclusione del Quantitative easing fissata a marzo 2017, al ritmo di 10 miliardi al mese. Un funzionario di Francoforte ha risposto dicendo che il tema non è stato trattato. Anche se la maggior parte degli analisti continua a ritenere più probabile un prolungamento del programma di acquisto oltre il termine, i mercati stanno reagendo in maniera molto nervosa all'ipotesi, non solo sull'azionario. Il rendimento sul decennale tedesco ha toccato i massimi da due settimane (qui l'andamento del rendimento), in rialzo anche i rendimenti sul BTp (qui l'andamento). Si amplia anche lo spread tra BTp e Bund.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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