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Unicredit verso la cessione del 30% di Pekao a Pzu per 2,5 mld

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Unicredit verso la cessione del 30% di Pekao a Pzu per 2,5 mld

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Unicredit ha concordato i principali punti per la cessione di circa il 30% di Bank Pekao al gruppo assicurativo polacco Pzu, di cui lo Stato è il primo azionista con una quota del 34,2 per cento. Lo scrive il «Wall Street Journal», citando fonti vicine alle trattative. Pzu pagherebbe circa 11 miliardi di zloty, pari a circa 2,55 miliardi di euro e Unicredit manterrebbe una quota di circa il 10% della banca che è una delle maggiori della Polonia. Il quotidiano americano riferisce che una portavoce di Unicredit non ha commentato le indicazioni. Se la transazione sarà finalizzata - scrive il Wsj - per il Governo polacco sarà un ulteriore passo nella realizzazione della promessa elettorale di riprendere il controllo del settore bancario del Paese, che attualmente è per il 60% a controllo estero.

In una nota ufficiale Unicredit conferma che ha in corso trattative con Pzu e Polski Fundusz Rozwoju “per esplorare la possibilita' di porre in essere una transazione avente ad oggetto la sua controllata Bank Pekao”. Tuttavia - si legge in una nota dell'istituto - “non vi è alcuna certezza che queste trattative possano portare ad alcuna transazione nè certezza in merito alle condizioni alle quali tale operazione possa procedere”.

La cessione di Pekao farebbe scendere la partecipazione sul sistema bancario polacco al di sotto del 50 per cento. Per Unicredit - scrive il Wsj - la vendita dovrebbe spingere al rialzo la quotazione del titolo e anche permettere alla banca di ridurre l'aumento di capitale previsto. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti non ha commentato l'anticipazione, che segue la notizia della vendita di un ulteriore 20% di Finecobank e le indiscrezioni su un maxi aumento di capitale da 13 miliardi. La banca italiana è impegnata nella cessione di asset per migliorare i suoi requisiti patrimoniali in vista della presentazione del piano strategico il prossimo 13 dicembre.

Secondo alcune indiscrezioni, dopo i sondaggi positivi con gli investitori l'a.d. Mustier starebbe valutando di elevare fino a 13 miliardi la richiesta di fondi. Il gruppo ieri capitalizzava in Borsa 12,78 miliardi. La somma dell'aumento sarà formalizzata il 13 dicembre a Londra. Inoltre, altri rumors riportano anticipazioni sui requisiti minimi di capitale che saranno imposti alle banche europee dalla Bce entro fine anno (“Srep”). Si parla di una trentina di banche europee chiamate a rafforzare il capitale, tra cui le italiane Unicredit e Carige, quattro/cinque istituti italiani in tutto.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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