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Borse europee chiudono in rialzo aspettando la Bce, Milano +0,46%

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Chiusura in rialzo per le Borse europee (segui qui l'andamento degli indici), che si sono scaldate nel pomeriggio incoraggiate da Wall Street che in serata ha chiuso in lieve rialzo (Dow Jones +0,23%, Nasdaq +0,05%, S&P 500 +0,22%). Il nervosismo, però, è alle stelle alla vigilia della riunione della Banca centrale europea di domani. Gli analisti ritengono che l'Eurotower confermerà la politica monetaria, ma attendono con ansia le parole del numero uno, Mario Draghi, soprattutto in merito a un eventuale modifica del programma di acquisto dei bond. Intanto nell’attesa della pubblicazione di questa sera del così detto Beige Book, il rapporto sull’economia Usa stilato dalla Federal Reserve. In più questa mattina è stato annunciato che il pil cinese del terzo trimestre ha registrato un incremento del 6,7%, lo stesso dei due trimestri precedenti. La frenata delle esportazioni è stata controbilanciata dagli investimenti pubblici e immobiliari. Tuttavia ha deluso l’andamento della produzione industriale cinese, salita a settembre solamente del 6,1%, un po’ meno di quanto si attendessero gli analisti. Sempre a settembre, invece, le vendite al dettaglio sono balzate del 10,7%. Milano ha chiuso in progresso dello 0,46%.

Mps super star, gettonate le Bper
A Piazza Affari Banca Mps(+7,1%) ancora una volta ha dominato la scena, all’indomani del consiglio di amministrazione che ha deciso di andare avanti con il piano industriale che sarà presentato alla comunità finanziaria il prossimo 24 ottobre. Piano che presuppone sia la cessione delle sofferenze dell’istituto, sia la ricapitalizzazione e molto probabilmente la conversione di una parte delle obbligazioni subordinate in azioni. Rocca Salimbeni, comunque, terrà conto anche della proposta ricevuta da Corrado Passera lo scorso 13 ottobre. I titoli, dopo la volata del 12% della vigilia, hanno registrato la miglior performance del Ftse Mib. Tra le azioni delle banche si sono distinte quelle di Bper (+4,7%), sull’onda dell’annuncio della convocazione dell'assemblea per la trasformazione in spa il prossimo 26 novembre. In più l’amministratore delegato del gruppo bancario, Alessandro Vandelli, ha dato benzina alla speculazione su imminenti operazioni finanziarie, ribadendo che «il Credito Valtellinese (+7,6%) e la Popolare di Sondrio (+6,19%) sono realtà con le quali abbiamo ottimi rapporti, quindi magari fosse possibile fare qualcosa» con loro. Il banchiere ha comunque spiegato che al momento non ci sono contatti con altre banche. Intesa Sanpaolo ha segnato un progresso dello 0,68%, Unicredit dell'1% eUbi Banca dell'1,85%. Si sono distinte le Mediobanca salendo del 3,1%, mentre hanno battuto la fiacca le Bpm (-0,12%), a pochi giorni dal via libera all'aggregazione con Banco Popolare(+0,38%).

Saipem spinta da Goldman, debole Atlantia
Il rialzo del petrolio ha spinto su le quotazioni di Eni (+0,3%) e di Saipem (+4%). Quest’ultime hanno inoltre beneficiato della riconferma del titolo nella Conviction List Buy di Goldman Sachs. Snam Rete Gas ha invece registrato un calo dello 0,4% all'indomani del lancio di un bond con scadenza a 4 anni (ottobre 2020) per un ammontare di 500 milioni di euro. Sale inoltre l’attesa per l’ipo di Italgas, prevista a inizio novembre. Ha perso quota anche Atlantia (-0,18%), nonostante i vertici dell’azienda abbiano illustrato una strategia di crescita per gli anni venturi. Strategia che individua per il periodo 2016-2020 ricavi in crescita dagli attuali 5,5 miliardi a 6,8 miliardi di euro e un incremento del margine operativo lordo di circa il 7% medio annuo. Atlantia ha definito anche la politica dei dividendi che prevede un incremento annuo della cedola del 10%. Sono salite le Salvatore Ferragamo (+1,27%), mentre hanno frenato le Moncler (-0,76%).

Euro a quota 1,09 su dollaro, accelera il petrolio
Sul mercato valutario, l'euro dollaro si attesta in area 1,09 (segui qui il cross del dollaro sulle altre valute e qui quello dell'euro). La sterlina sull'euro (qui cambio contro euro e qui il cross sterlina/dollaro ) è tornata sotto quota 0,90. Il prezzo del petrolio ha allungato il passo (segui qui l'andamento di brent e wti) dopo la diffusione dell'andamento delle scorte americane.
Nella settimana conclusa il 14 ottobre le scorte di petrolio negli Stati Uniti le scorte di petrolio sono calate a sorpresa di 5,247 milioni di unità a 468,711 milioni, mentre gli analisti attendevano un aumento. Secondo i dati diffusi dal dipartimento all'Energia, gli stock di benzina sono incrementati di 2,469 milioni di unita' a 227,967 milioni, dopo il calo di 1,9 milioni di barili dei sette giorni precedenti e la discesa di un milione di barili attesa. Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, si sono abbassate di 1,24 milioni di unità a 155,732 milioni, dopo il ribasso di 3,7 milioni di barili della settimana precedente e il calo di 1,7 milioni di unita' previsto. L'utilizzo della capacità degli impianti si è attestato all'85%, meno dell'85,5% del dato precedente e meno anche dell'85,4% atteso dagli analisti..

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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