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Borse Ue piatte, Milano chiude positiva con nuovo exploit Mps (+58% in settimana)

Andamento titoli
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Seduta incolore per le Borse europee con gli acquisti su materie prime e tecnologici (accesi dalla trimestrale di Microsoft che ha toccato il prezzo record di 60 dollari) compensati dalla debolezza del settore auto e del comparto alimentare. Il nulla di fatto della Bce e lo spostamento a dicembre di ogni decisione sul quantitative easing ha favorito un ulteriore indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro: il cambio si è attestato sotto quota 1,09 segnando 1,0866 sul finale (1,0930 ieri sera a 1,0907 in avvio questa mattina. Si tratta dei minimi da marzo.

I listini azionari europei non si sono allontanati dalla parità consolidando le posizioni raggiunte con il recupero delle ultime sedute e preparandosi all'ultima settimana di ottobre che culminerà nella pubblicazione del Pil Usa del terzo trimestre. Madrid è stata la più vivace (+0,4%) mentre Milano si è tenuta sopra la parità portando a oltre il 6% il guadagno complessivo della settimana: +0,15% la performance del FTSE MIB.

Per Siena +60% in una settimana: lunedì il nuovo piano in cda
Ancora un exploit di Mps alla vigilia del cda sul piano industriale: +13,3% oggi per Siena che ha rimontato il 58% nell'ultima settimana. E' stato trattato il 12% del capitale dell'istituto toscano. che è stata fermata per eccesso di volatilità Il titolo è stato sospeso diverse volte con un boom di scambi e volumi di molto superiori alla media. Il mercato prende posizione in vista dell'approvazione del piano industriale che sarà presentato dall'a.d. Morelli al cda lunedì, mentre proseguono i contatti con Corrado Passera per trovare punti di convergenza con la sua proposta per il risanamento della banca senese. Indiscrezioni parlano anche di un interesse da parte di investitori esteri per il dossier.

Tra i bancari bene Ubi (+2,7%). Realizzi su Bpm e Banco Popllare (rispettivamente -1,5% e -1%) che ieri hanno incassato il miglioramento del rating da parte di Moody's dopo l'ok alla fusione.. Giù Luxottica (-2,2%) che ha pagato il tonfo di Essilor a Parigi. Debole anche A2a (-1,6%) complice la possibile revisione dei patti di sindacato tra i Comuni di Milano e Genova.

A Wall Street si guarda a trimestrali, focus su Ge e McDonald's
In una giornata priva di dati macroeconomici, gli investitori di Wall Street (con gli indici in lieve calo) sono concentrati sulle trimestrali e sulle operazioni di M&A. General Electric ha battuto le stime sul fronte degli utili e ha aumentato di 4 miliardi di dollari il programma di riacquisto di titoli propri ma la conglomerata industriale ha tagliato l'outlook sui ricavi. McDonald's festeggia i conti oltre le previsioni. Microsoft ha raggiunto il suo primo record in borsa dal 1999; lo aveva già fatto ieri nel dopo-mercato sulla scia della trimestrale sostenuta dalle attività cloud. Nel settore del tabacco, British American Tobacco ha lanciato una offerta di 47 miliardi di dollari per il 58% circa di Reynolds American che
ancora non possiede.

Luxottica in fondo a Ftse Mib per effetto Essilor

Luxottica ha chiuso da ultima della classe sul Ftse Mib complice il tonfo a Parigi di Essilor e le indiscrezioni su una indagine dell'Antitrust francese sui produttori di occhiali. A questo si aggiunge anche l'attesa per i conti che saranno approvati lunedì dal consiglio di amministrazione e su cui i broker predicano
cautela da qualche settimana. Il titolo cede l'1,75% a 42,1 euro. A Parigi l'azienda produttrice di lenti per occhiali ha perso il 5% dopo aver annunciato una trimestrale che rende più complicato centrare i target annuali. Nel periodo luglio-settembre Essilor ha realizzato vendite per 1,72
miliardi di euro, in aumento del 6,4% (+3,2% su base organica, cioè non collegata ad acquisizioni), mentre le attese degli analisti puntavano a 1,74 miliardi e a una
crescita organica del 5%. Sull'andamento ha pesato l'inatteso rallentamento dell'America del Nord.

Secondo Le Figaro, si avvicina il verdetto dell'Antitrust francese sulle presunte pratiche anti concorrenziali messe in atto da alcuni big dell'occhialeria europea tra cui la catena di negozi di ottica Alain Afflelou, il distributore Grandvision e i produttori Luxottica e Safilo.

A2a scivola con utility, Comuni Milano-Brescia verso revisione patto
A2a in fondo al Ftse Mib insieme al settore delle utility. Il titolo sconta da una parte la debolezza del comparto e dall'altra il rischio di un "eccesso di carta" sul mercato in caso di riduzione delle quote di partecipazione da parte dei due soci di riferimento, cioè i Comuni di Milano e Brescia. Potrebbero infatti essere modificati a breve i patti parasociali tra i due azionisti, titolari del 25% a testa, portando al 42% dall'attuale 50% la quota complessiva vincolata al patto di sindacato. Questo permetterebbe ai due Comuni di poter muoversi liberamente su un pacchetto del 4% a testa. Brescia e' da tempo interessata a valorizzare una parte della propria partecipazione anche se, fa notare un esperto, difficilmente intenderà ridurre significativamente il proprio peso rispetto a Milano.

Saipem sale: per Ubs è tra le scommesse del settore servizi petroliferi
Saipem è tra i migliori titoli del Ftse Mib sfruttando il prezzo del greggio ancora in recupero ma soprattutto la valutazione degli analisti di Ubs che lo considerano tra le poche opportunità del settore dei servizi per l'oil&gas alla luce
del recente recupero del comparto. Le Saipem viaggiano ai massimi da luglio e danno seguito a un rimbalzo di +27% in tre settimane. «Siamo cauti sui titoli europei dei servizi petroliferi dopo il rally legato ai prezzi del petrolio che ha guidato il settore a circa +30% dai minimi di gennaio» spiegano gli analisti
svizzeri sottolineando come le compagnie petrolifere restano molto attente sugli investimenti e anche i progetti che vengono portati avanti sono soggetti a procedure molto competitive con un impatto sui margini e sui ritorni per le
aziende di servizi.

Dollaro ancora in rialzo, euro sotto pressionesui minimi da marzo
E' proseguito il rafforzamento del dollaro contro le principali divide, con l'euro che continua a soffrire ed è sceso sotto la soglia di 1,09 dollari, sui minimi da marzo 2016. Ieri la riunione della Bce ha dominato i mercati con una reazione duplice. Quando Draghi ha sottolineato che il Qe non può durare all’infinito la reazione è stata netta: euro in apprezzamento e tassi in rialzo. Quando però il presidente della Bce ha aggiunto che l’istituto non intende frenare in modo brutale il piano di acquisti, gli operatori hanno tirato un sospiro di sollievo, immaginando che ci sarà in ogni caso un prolungamento dopo la scadenza di marzo 2017. A quel punto, spiegano gli analisti di Mps Capital Service, la reazione è stata diametralmente opposta: euro in fortissimo deprezzamento e tassi in calo. In estrema sintesi, dicono gli esperti, è come se per pochi minuti fosse stata testata l’ipotesi di quale potrebbe essere la reazione, in assenza del Qe. Sulle modalità della prosecuzione del Qe, Draghi ha dato appuntamento alla riunione dell’8 dicembre.

Oggi dunque l'euro si è conferma debole sul dollaro (segui qui l'andamento delle divisa unica contro le principali divise e qui il cross del biglietto verde con le principali valute). La rottura della soglia di 1,09 sul dollaro , dicono da Mps Capital service, «potrebbe spingere il cambio fino ad area 1,08». Questa notte da segnalare il deprezzamento dello yuan che, contro il dollaro, segna nuovi massimi dal 2010 sopra quota 6,75. Stabile il prezzo del petrolio dopo i recenti rialzi e con il dollaro forte (segui qui l'andamento di Brent e Wti).

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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