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la giornata dei mercati

L’Europa tira il fiato dopo il rally. A Milano (-0,4%) tonfo Mps (-15%)

(Reuters)
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Andamento titoli
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I listini europei tirano il fiato dopo una serie di sedute di rialzo e chiudono in calo complice anche la correzione di Wall Street (in chiusura DJ -0,28%, Nasdaq -0,50% e S&P500 -0,38%) e dei prezzi del petrolio. Piazza Affari in particolare, protagonista di sette incrementi consecutivi, ha corretto dello 0,44% nel FTSE MIB scontando il tonfo di Monte dei Paschi e i realizzi su molti istituti bancari. Nel giorno della presentazione del piano industriale e dei risultati dei primi nove mesi di esercizio chiusi con 849 milioni di perdite, le azioni di Siena hanno inserito la retromarcia (dopo aver raggiunto un +150% in una settimana) in parte a causa della tecnicalità delle operazioni di rafforzamento patrimoniale in vista, che sembrano orientare gli investitori a scommettere più sui bond Mps che sulle azioni in circolazione, e in parte per l'incertezza sulla reale disponibilità di nuovi investitori a sottoscrivere la ricapitalizzazione. Il titolo ha chiuso con un calo del 15%, a 0,295 euro.
Prese di beneficio su Bper , Ubi Banca e Unicredit dopo i rialzi in doppia cifra nell'ultima settimana. Giù anche Saipem (-3,8%) prima dei conti del III trimestre (diffusi a Borsa chiusa). Prima della classe Luxottica Group (+4,4%) che ha riportato ricavi per 2,22 miliardi di euro nel terzo trimestre confermando le previsioni per fine anno.

Fca in luce dopo il trimestre record

Bene Fiat Chrysler (+1%) dopo il miglioramento delle stime 2016 che ora indicano l'utile operativo rettificato a oltre 5,8 miliardi sull'intero esercizio. Nel dettaglio, il gruppo ha archiviato un terzo trimestre record: nel periodo ha

registrato ricavi netti per 26,8 miliardi di euro, all'incirca in linea con lo stesso periodo di un anno prima e un po' sotto le attese degli analisti, un Ebit a 1,34 miliardi, da 225 milioni, e un utile netto pari a 606 milioni, contro perdite per 387 milioni. L'indebitamento netto industriale è salito a 6,51 miliardi, da 5,47 miliardi al 30 giugno scorso. La società ha dunque comunicato di aver rivisto al rialzo alcuni dei target per l'esercizio 2016 «a seguito della forte performance operativa dei primi 9 mesi».

Seduta a due velocità per Mps

Giornata a due facce per Banca Mps, nel giorno in cui l’amministratore delegato, Marco Morelli, ha presentato il piano di rilancio dell’istituto e i conti dei primi nove mesi. I titoli sono partiti a gran velocità mettendo segno un rialzo di oltre il 20% nel solco della maxi performance (+100% circa) realizzata dallo scorso 17 ottobre per poi imboccare la strada del ribasso proprio mentre il numero uno della banca senese esponeva il piano fino al 2019 ad analisti e gestori. Alla fine le azioni di Mps hanno accusato una flessione del 14,99%, attestandosi a 0,29 euro.I volumi sono stati consistenti: è passato di mano quasi il 12% del capitale ordinario. Sull'exploit del titolo nelle ultime sedute Morelli non ha fornito interpretazioni («Negli ultimi giorni obiettivamente non sono riuscito a occuparmi niente di diverso dal piano della banca. E’ molto difficile fare commenti sull’andamento del titolo degli ultimi giorni. Non mi sento fare nessun commento», si è limitato a dire in conferenza stampa) mentre il tonfo di oggi è stato spiegato dagli operatori di Borsa, oltre che con le fisiologiche prese di beneficio scattate alla soglia dei 44 centesimi, anche con alcune perplessità sull'avanzamento del processo di messa in sicurezza di Mps.
Nel complesso, gli analisti hanno espresso giudizi favorevoli sul piano ma rimangono più critici sul fatto che la banca effettivamente riesca a realizzare l’operazione di ripatrimonializzazione per 5 miliardi di euro.

IL TITOLO MPS OGGI A PIAZZA AFFARI
25 ottobre (Fonte: Thomson Reuters)

Luxottica premiata dopo i conti e la conferma dei target
Luxottica beneficia della spinta della trimestrale annunciata ieri. Tra luglio e settembre il fatturato si è attestato a 2,22 miliardi, in progresso del 3,2%, derivante per 800 milioni dalla divisione Wholesale (-3,2%) e per 1,42 miliardi dalla divisione retail (+7,2%). A livello adjusted il fatturato e' in progresso dell'1,2%, sostenuto dalla divisone retail (+3,8%) a fronte del calo del 3,2% del wholesale. I vertici della società hanno anche confermato l'outlook 2016 e vedono «un'accelerazione della crescita nel 2017». Secondo gli analisti di Equita (che consigliano di comprare il titolo) i ricavi sono «leggermente sopra le attese». Più caute Mediobanca e Banca Imi (rating rispettivamente "neutral" e "hold"), che giudicano i numeri in linea con le previsioni. «Il 2016 e' chiaramente un anno di transizione per Luxottica, con molte iniziative che impiegheranno tempo a dare frutti», scrivono gli esperti di Piazzetta Cuccia. «Abbiamo poca visibilità sull'attesa accelerazione del business nel quarto trimestre e nel 2017», aggiungono. «Non vediamo problemi particolari sul fronte della redditività - notano da parte loro gli analisti di Banca Imi - mentre restiamo un po' più prudenti nel nostro modello previsionale».

Occhi puntati su StMicroelectronics per la ricerca del nuovo a.d.
In calo del 2,5% Stmicroelectronics: le quotazioni, secondo quanto riferiscono dalle sale operative, hanno risentito delle indiscrezioni che definiscono «più difficile del previsto» la ricerca di un nuovo a.d. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, St ha dato mandato al cacciatore di teste Spencer Stuart circa 6 mesi fa per trovare un successore a Carlo Bozotti come Ceo, il cui mandato scade nella primavera del 2017. La ricerca, tuttavia, si starebbe rivelando però più difficile del previsto poiché i candidati sino ad ora selezionati avrebbero declinato l'offerta.

Wti scivola sotto i 50 dollari al barile

Molla leggermente la presa il dollaro pur confermandosi sotto quota 1,09 per un euro (a 1,0886 da 1,0877) con i future sui Fed funds che assegnano una probabilità vicina all'80% di un rialzo del costo del denaro Usa nella riunione di dicembre della Federal Reserve. Le mosse dei Paesi esportatori in vista della ratifica dell'accordo per la riduzione della produzione di greggio e l'attesa dei dati sulle scorte Usa fanno scivolare il prezzo del barile dell'1,2% a New York a 49,89 dollari.

General Motors, utile raddoppiato nel trimestre a 2,7mld di dollari
Utile raddoppiato (+104%) per General Motors nel terzo trimestre, grazie in particolare alle vendite di truck sul mercato principale, quello americano, e alla continua solidità delle attività in Cina. Il colosso di Detroit ha invece segnalato
una debolezza in Europa, anche come conseguenza del referendum sulla Brexit. Nei tre mesi a settembre, Gm ha riportato profitti per 2,773 miliardi di dollari, 1,76 dollari per azione, in rialzo dagli 1,357 miliardi, 84 centesimi per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso.
Escludendo le voci straordinarie, l'utile per azione è stato di 1,72 dollari, meglio degli 1,45 dollari attesi dagli analisti. Il fatturato è salito del 10,4% a 42,83 miliardi di dollari, anche in questo caso meglio dei 39,3 miliardi previsti dal consensus.

Apple, utili in calo a 9 miliardi di dollari
Apple chiude il quarto trimestre dell'esercizio fiscale con un utile netto di 9 miliardi di dollari, in calo del 19%. I ricavi si sono attestati a 46,9 miliardi di dollari (erano stati di 51,5 miliardi nello stesso periodo del 2015), in linea con le attese. La società di Cupertino ha venduto nel quarto trimestre dell'esercizio fiscale 45,51 milioni di iPhone (in calo, ma superiori alle stime degli analisti) e 9,27 milioni di iPad.

In Germania la fiducia delle imprese aumenta più delle attese
In mattinata i listini erano stati incoraggiati anche dall'andamento del l'indice tedesco Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, salito in ottobre a 110,5 punti dai 109,5 di settembre, al di sopra delle attese che stimavano un dato compreso tra 109,3 e 109,5 punti. L'indice si è così portato al più alto livello da aprile 2014.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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