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Bce contro quota Fininvest in Banca Mediolanum. Doris: «Nessun…

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Bce contro quota Fininvest in Banca Mediolanum. Doris: «Nessun impatto su solidità»

Ansa
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Sembra destinata a non avere fine la vicenda che riguarda la partecipazione detenuta dalla Fininvest in Banca Mediolanum. Congelata dalla Banca d’Italia due anni fa a seguito della perdita dei requisiti reputazionali da parte dell'azionista di maggioranza della holding, Silvio Berlusconi, la quota apri a circa il 30% era stata “sbloccata” nel marzo scorso dal Consiglio di Stato, che aveva accolto il ricorso presentato dalla stessa Fininvest. Ora lo schema si ripropone, con addirittura la Banca centrale europea a manifestare le propria posizione contraria.

Ora come allora, la questione non sembra però allarmare la famiglia Doris, che da sempre controlla il gruppo Mediolanum. «Tengo a precisare alla nostra clientela che tutta questa vicenda non ha alcun effetto sulla solidità di Banca Mediolanum e neanche la benché minima influenza a livello di gestione», assicura a Il Sole 24 Ore l’amministratore delegato, Massimo Doris, che prende tempo anche sulle future mosse da adottare. «Dobbiamo prima attendere quali saranno le decisioni della Bce o della Banca d’Italia, ma non siamo preoccupati né nell’ipotesi di congelamento dei diritti di voti, né se Fininvest dovesse prcedere alla cessione dei titoli», ha aggiunto Doris. In Borsa, peraltro, il titolo Mediolanum(-0,9%) non sembra soffrire particolarmente pur seguendo la debolezza generale del mercato.

Stamattina Fininvest ha reso noto che la Bce, a seguito di procedimento amministrativo istruito da Banca d'Italia, ha comunicato la propria decisione
di opporsi a quella che definisce «l’acquisizione» da parte della stessa Fininvest «di una partecipazione qualificata» in Banca Mediolanum spa, con una susseguente all’esame da parte dell’Eurotower dell’operazione di fusione tra Mediolanum e Banca Mediolanum.

Due anni fa Banca d’Italia, a seguito della condanna definitiva di Silvio Berlusconi nell’estate 2013 per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset, aveva imposto a Fininvest l’alienazione della quota eccedente il 9,9% ma nella scorsa primavera dopo un lungo iter il Consiglio di Stato aveva accettato il ricorso della holding permettendo alla stessa di non vendere il pacchetto azionario.

Da parte sua Fininvest, nella nota odierna, «contesta in radice il fondamento giuridico di questa decisione, nonché la legittimità degli atti del procedimento che ad una tale decisione hanno condotto». Convinta della validità delle proprie ragioni, che hanno già trovato pieno riconoscimento da parte del Consiglio di Stato, la holding della famiglia Berlusconi tutelerà con la massima energia e determinazione i propri diritti ed interessi, agendo in tutte le sedi previste dalla normativa sia a livello nazionale che europeo.

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