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Petrolio e materie prime tengono a galla i listini. Milano chiude a…

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la giornata dei mercati

Petrolio e materie prime tengono a galla i listini. Milano chiude a +0,2%

Andamento titoli
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Il netto rialzo del prezzo del petrolio (+3,4% Wti a 47,93 dollari), grazie all’ottimismo sull’accordo tra i produttori per limitare l’output di greggio, e di molte materie prime dopo il sostegno espresso dal presidente cinese Xi Jiping per la creazione di un’area di libero scambio dell’Asia Pacifico porta acquisti sulle società minerarie e energetiche di tutta Europa e permette ai listini azionari di chiudere la seduta in rialzo mentre Wall Street segna nuovi record nell’S&P500 (+0,75% in chiusura) e nel Nasdaq (+0,89%, Dow Jones +0,47%). Piazza Affari, a lungo in rosso a causa delle vendite sui bancari e dello stacco cedola per sette quotate del FTSE MIB- con una incidenza negativa sull’indice quantificata nello 0,29% - termina le contrattazioni con un rialzo dello 0,19%.

Saipem, Tenaris e Eni in recupero con il greggio
La vivacità dei titoli dell’industria petrolifera guida il paniere delle big del listino milanese con il +3,4% di Saipem e il +2,8% di Tenaris mentre Eni mette a segno un +1,5%. Bene Luxottica Group (+2,3%) che prosegue nel trend positivo (+14% nell’ultimo mese) dopo le parole del patron Leonardo Del Vecchio che punta a una crescita organica, senza dimenticare eventuale opportunità d’acquisizione. In rialzo dell’1% circa Enel alla vigilia della presentazione del nuovo piano al 2019. Pressione su tutti i bancari anche se è stata Azimut (-6,6%) la peggiore a causa dello stacco del dividendo straordinario da 1 euro. L’attesa per l’assemblea degli azionisti di giovedì che dovrà dare il là al piano di ristrutturazione fa scivolare di un altro 4,6% Mps. Ancora vendite su Banco Popolare (-3,7%) e Bpm (+3,8%). Sul Ftse Mib è proseguito il buon momento di StMicroelectronics(+1,3%) e del settore lusso (+1,3% Moncler e +1,1% Ferrari). In evidenza anche tutta la galassia Exor con il +1,4% della holding accompagnato dal +1,6% di Cnh Industrial e dal +0,4% di Fca.

Euro/sterlina ai minimi da metà settembre sotto quota 0,85
Sul fronte valutario, l’euro/dollaro è tornato sopra quota 1,06 a 1,06071 (da 1,0589 di venerdì). In netta risalita la sterlina a 0,8515 per un euro e a 1,2455 dollari. Il pound è sceso anche sotto quota 0,85 per un euro e si è portato così ai massimi da metà settembre nei confronti della moneta unica del Vecchio Continente. La moneta giapponese ha perso terreno nei confronti dell'euro (117,72 l'euro/yen da 117,46 di venerdì) mentre e' rimasta stabile rispetto al dollaro a 110,95 yen (da 110,90).

Male le banche, ancora raffica di vendite su Mps
Completamente in rosso il settore bancario quotato sul Ftse Mib. Ubi Banca ha ceduto lo 0,75%,Intesa Sanpaolo e Unicredit poco più dell'1%. Mediobanca, che ha staccato un dividendo di 0,27 euro per azione, ha ceduto il 3%. In calo dello 0,4% Bper : in un'intervista l'amministratore delegato Alessandro Vandelli ha allontanato l'ipotesi dell'acquisizione di Unipol Banca e lasciato intendere che la via più probabile per la crescita esterna della banca passerà da uno degli istituti valtellinesi, Popolare di Sondrio o Credito Valtellinese. Banca Mps ancora in profondo rosso, mentre si avvicina la data dell’assemblea dei soci di giovedì. Assemblea chiamata a varare l’operazione di salvataggio, che si fonda sulla conversione delle subordinate, sul lancio di un aumento di capitale e sull’ingresso di anchor investor. Al momento, tuttavia, non è chiaro se ci siano investitori effettivamente disposti a entrare nel capitale dell’istituto senese, né quanti investitori aderiranno alla conversione delle subordinate. Oggi, intanto, è stato convocato il consiglio di amministrazione dell’istituto per approvare il trasferimento al Fondo Atlante 2 di crediti problematici netti per un ammontare di 9 miliardi di euro. I

Mediaset sulla parità, exploit della controllata Ei Towers
Chiusura sulla parità dopo un buon avvio per Mediaset (0,09%): il ritiro dell'istanza cautelare nei confronti di Vivendi fa sperare gli operatori che si sia aperto uno spiraglio per trovare un accordo extra giudiziario con i francesi sulla tv a pagamento Premium. Balzo del 4,4% invece per la controllata di Mediaset, Ei Towers, che venerdì ha annunciato l'intenzione di proporre agli azionisti la distribuzione di un dividendo straordinario di 3,6 euro per azione in pagamento a febbraio. Secondo Il Sole 24 Ore il management dell’azienda delle torri starebbe valutando un’acquisizione nel settore radiofonico nel Nord Italia.

Stacco dividendo per alcuni big del listino
Mediobanca ha registrato un netto calo nel giorno in cui ha staccato la cedola. Ko Azimut , complice lo stacco del super dividendo da un euro, consentito dalla recente trasformazione della società in sgr, consentita da Bankitalia. Oggi, inoltre, hanno staccato la cedola anche alcuni big come Atlantia, Banca Mediolanum, Recordati, Tenaris e Terna.

Parigi la migliore trainata da Airbus. Spicca Volkswagen a Francoforte

Parigi è stata la migliore tra i listini continentali con il Cac40 che ha guadagnato lo 0,56%. Da segnalare il +4,4% di Airbus che, come indicato dal suo chief operating officers - customers John Leavy, è fiduciosa di centrare gli obiettivi di
produzione previsti per fine 2016 a dispetto dei ritardi incontrati per l'A350 e l'A320neo. Francoforte ha chiuso le contrattazioni con un rialzo dello 0,19% e con acquisti concentrati sul comparto automobilistico e su quello tecnologico. In particolare Volkswagen è salita del 2,5% sfruttando raccomandazioni favorevoli da parte di qualche broker dopo il maxi piano di ristrutturazione annunciato
venerdì.

Focus su rischio politico in Europa: da referendum Italia a elezioni Germania

A Parigi come a Francoforte comunque l'attenzione degli operatori resta anche proiettata sulle prossime evoluzioni politiche delle due principali economie dell'Europa continentale oltre che sul referendum costituzionale italiano del 4 dicembre prossimo. In Germania, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha annunciato ieri l’intenzione di candidarsi per la quarta volta alla guida del Paese per le elezioni 2017. In Francia, le primarie della destra hanno messo all’angolo l’ex presidente, Nicolas Sarkozy, che è così uscito di scena nella corsa all'Eliseo: nel secondo turno il ballottaggio per il candidato alla presidenza sarà tra i due ex primo ministro Francois Fillon (in netto vantaggio di consensi nel voto di ieri) e Alain Juppé.

Usa: indice Chicago Fed sull'economia in recupero a ottobre
L'attività economica nazionale americana ha aumentato il passo in ottobre, pur rimanendo a livelli associati con una fase di rallentamento. L'indice che ne misura la performance, stilato dalla Federal Reserve di Chicago, è salito a -0,08
punti in ottobre, dopo i -0,23 punti di settembre (dato rivisto al ribasso dai -0,14 punti della prima stima). La media mobile degli ultimi tre mesi è scesa da -0,20 punti a -0,27 punti. L'indice è un paniere ponderato di 85 indicatori dei vari settori economici. Una lettura pari a zero suggerisce che la congiuntura è in crescita a livello di trend di lungo periodo, mentre un valore sotto lo zero
indica una crescita sotto la media.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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