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Amundi, con Pioneer l’utile per azione crescerà del 30%

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Amundi, con Pioneer l’utile per azione crescerà del 30%

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«Questo progetto rafforza la nostra leadership europea con un utile per azione previsto in crescita del 30 per cento e un Roi di circa il 10 per cento in tre anni». Le previsioni sono del ceo di Amundi, Yves Perrier, intervenuto alla conferenza stampa in corso a Milano per la presentazione dell’acquisizione da parte del gruppo francese di Pioneer, ceduta da Unicredit. «Questa operazione è un segnale di fiducia verso l’Italia» ha continuato il presidente di Amundi, Xavier Musca.

Il prezzo pagato da Amundi per l’acquisizione di Pioneer Investments, pari a 3,545 miliardi di euro, «sarà finanziata da capitale disponibile per circa 1,5 miliardi di euro, da un aumento di capitale di circa 1,4 miliardi di euro (attraverso l'emissione di diritti di opzione) e 600 milioni di euro di debito senior e subordinato.

L’aumento di capitale sarà lanciato nel primo semestre 2017 e sarà sottoscritto dal Gruppo Crédit Agricole che sosterrà l'offerta e conserverà una quota pro forma minima del 66,7%» secondo quanto reso noto da Amundi, che ha inoltre specificato che «l’acquisizione di Pioneer dovrebbe generare un aumento dell'utile per azione di Amundi di circa il 30%, contabilizzando l’effetto su base annuale delle sinergie ed escludendo i costi di ristrutturazione. Il ritorno sull’investimento dell'acquisizione entro tre anni è in linea con il target di Amundi del 10%».

Il titolo di Unicredit festeggia l’operazione in Borsa con un rialzo oltre il 2,5%.

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