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Agcom: «possibile divieto» alla concentrazione…

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Agcom: «possibile divieto» alla concentrazione Mediaset-Telecom

«Operazioni volte a concentrare il controllo» di Telecom Italia e di Mediaset «potrebbero essere vietate”. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, «alla luce di operazioni in corso sui mercati azionari», richiama come il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici stabilisca un «divieto al superamento dei tetti di controllo». «Alla luce di una preliminare analisi su dati 2015, Telecom Italia – il cui azionista di maggioranza è il gruppo Vivendi con una quota del capitale sociale del 24,68% - risulta il principale operatore nel mercato delle comunicazioni elettroniche, detenendo il 44,7% della quota nel mercato prevalente delle telecomunicazioni. Mediaset, società operante nel settore dei media e dell'editoria, il cui azionista di maggioranza è il gruppo Fininvest con il 34,7% del capitale, raggiunge nel 2015 una quota del 13,3% del Sic (Sistema integrato delle comunicazioni, ndr). Questi dati - conclude l'Agcom - evidenziano che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società potrebbero essere vietate».

Secondo il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (Tusmar), le imprese di comunicazioni elettroniche che detengono nel mercato italiano una quota superiore al 40%, non possono acquisire ricavi superiori al 10% del Sistema Integrato delle Comunicazioni, (Tv, radio, editoria). I tetti anticoncentrazione nei mercati delle comunicazioni e dei media, ricorda l'Agcom, «rispondono a esigenze di interesse generale (pluralismo, servizi di pubblica utilità, concorrenza) e a diritti essenziali dei cittadini (informazione, comunicazione, accesso ad Internet) e sono parte della normativa nazionale dei singoli Stati all'interno dell'Unione Europea».
L'Autorità, conclude la nota, «procederà ad acquisire tempestivamente tutte le informazioni rilevanti sull'operazione in atto, al fine di monitorarne gli effetti e verificare, attraverso una puntuale analisi giuridica ed economica, il rispetto della normativa vigente».

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