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Al via il processo contro gli ex vertici di Mps

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Al via il processo contro gli ex vertici di Mps

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È iniziato oggi, dopo 4 anni di inchiesta, il processo sul caso Monte Paschi di Siena, che vede sotto accusa per aggiotaggio, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza 16 persone. Si tratta di manager (ex o attuali) non solo di Mps, ma anche di Nomura e Deutsche Bank, le due banche con cui i vertici del Monte sottoscrissero due derivati, causa di ingenti perdite. Si tratta rispettivamente di Alexandria e Santorini.

Tra gli imputati ci sono l’ex presidente Mps Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni, l'ex responsabile finanziario Gianluca Baldassarri, l'ex direttore finanziario Daniele Pirondini e, appunto, per la responsabilità amministrativa degli enti, anche Nomura International, Deutsche Bank Ag London Branch e Deutsche Bank Ad. A loro si aggiungono anche sei tra manager ed ex manager della banca tedesca e tre dirigenti della banca giapponese. Stralciata invece la posizione di Mps che ha già patteggiato 600mila euro e 10 milioni di confisca.

Secondo l’accusa, i vertici di Mps comprarono con un’operazione illecita, cioè un finto aumento di capitale tramite i prodotti convertibili Fresh, la banca padovana Antonveneta, senza peraltro chiedere una due diligence. La fondazione Mps, che all’epoca deteneva la maggioranza delle azioni, sottoscrisse metà operazione, per 500 milioni. Poi, dopo aver drenato le casse della banca - con un esborso di 9 miliardi per l’acquisto più 8 miliardi di debiti aggiuntivi in pancia all’istituto padovano - i vertici del Monte rinegoziarono negli anni successivi i due prodotti derivati, per abbellire i bilanci e pagare ancora dividendi. Derivati che però a loro volta comportarono un’ulteriore perdita complessiva, con valori attualizzati al 2013, pari a 1,2 miliardi (con un accordo civilistico tra gli istituti bancari, i prodotti sono stati chiusi lo scorso anno).

La prima udienza di questa mattina è stata tecnica, per fare il punto di imputati, avvocati e richieste di costituzione di parti civile. Sono circa 2.500 i risparmiatori che hanno investito in azioni Mps e che si ritengono danneggiate dalle operazioni finanziarie realizzate da Rocca Salimbeni tra il 2008 e 2012 e che ora pretendono un risarcimento del danno.

La metà del gruppo - circa 1.300 risparmiatori - si erano già costituite come parti civili durante l'udienza preliminare. Ma il loro numero è aumentato, con altre richieste di costituzione di parte civile da parte di altrettanti risparmiatori convinti di essere stati beffati dalle condotte degli ex vertici Mps.

La parola passa ora ai giudici della seconda sezione penale: il loro verdetto sulle richieste di costituzione di parte civili è atteso per la prossima udienza, prevista per il 21 febbraio.

Intanto oggi la prima decisione: Mps, Deutsche Bank e Nomura sono citabili come responsabili civili nel processo. La richiesta presentata dai legali di alcuni gruppi di risparmiatori è stata accolta dal giudice.

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