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Mps, adesioni a 2,44 miliardi ma il Qatar si sfila: in arrivo lo…

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AUMENTO DI CAPITALE

Mps, adesioni a 2,44 miliardi ma il Qatar si sfila: in arrivo lo Stato

Ansa
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Anche questa volta la rete del Monte dei Paschi ha fatto la sua parte: è di 1,06 miliardi di euro la cifra raccolta con la seconda tranche di conversione dei bond subordinati in azioni, destinata prevalentemente alla clientela retail, nell'ambito dell'operazione di rafforzamento patrimoniale di Mps. Le adesioni complessive all’offerta di conversione dei bond, ha comunicato la banca in serata, ammontavano dunque a 2,44 miliardi alle 19 di oggi: di questi, 1,38 miliardi vengono dall’offerta istituzionale (di cui 510 milioni da parte dei portatori delle obbligazioni “Fresh 2008”) e 1,06 miliardi appunto dal pubblico retail.

Ma con ogni probabilità non basteranno: nello stesso comunicato Mps informa che «per quanto a conoscenza della banca, alla data del presente comunicato non si sono concretizzate manifestazioni di interesse da parte di anchor investor» e dunque l’obiettivo di un aumento di capitale da 5 miliardi non verrà centrato con le risorse del mercato. In particolare si era puntato sulla Qia, il fondo sovrano del Qatar, ma gli ultimi riscontri sono stati decisamente freddi; stesso atteggiamento da parte di altri grandi fondi, dalla Cina agli Usa, sondati nelle scorse settimane dalle pattuglia di advisor capitanata da Jp Morgan e Mediobanca.

Senza anchor investor, però, niente aumento. Era scritto nero su bianco nei numerosi prospetti pubblicati dalla banca e ora l’epilogo pare sempre più vicino. Il cda della banca si è riunito subito dopo la chiusura della Borsa, ma comunicazioni ufficiali sarebbero attese non prima di domani, quando tra l’altro si chiuderà anche la fase di aumento destinata agli istituzionali. In pratica, è probabile che si tenti - o per lo meno non si interrompa - l’operazione di mercato fino a domani, quando potrebbe arrivare la “bandiera bianca” che nei fatti passerebbe la palla al Governo, pronto ad approvare il decreto di cui ha già ottenuto la copertura finanziaria in Parlamento (è stato convocato per giovedì un cda di Mps per fare il punto della situazione, un altro cda è fissato da tempo per venerdì).

Il ruolo di Atlante
Atlante «rimane disponibile a realizzare il piano di cartolarizzazione degli Npl» di Banca Mps, «peraltro già sostanzialmente definito nel prezzo e in tutte le sue fasi di implementazione, senza senior bridge financing, anche qualora ci fosse un intervento dello Stato nel capitale, nelle modalità e nei tempi che il cda di Mps vorrà considerare». Lo specifica Quaestio in una nota. In particolare, «in merito all'operazione di cartolarizzazione degli Nnp di Mps si precisa che l'impegno definito fin dall'Mou del 28-30 luglio era soggetto al successo di un'operazione di aumento di capitale di mercato, e solo in questo contesto è stato accettato un senior bridge financing, che era a sua volta subordinato al successo del medesimo aumento di capitale». Quindi, si sottolinea, «se venissero meno tali condizioni, decadrebbe anche l'impegno contrattuale in essere di Atlante, così come formalizzato con l'highly confident letter del 20 dicembre».

In Borsa scambiato il 10% del capitale
Scambi sempre intensi intanto su Mps a Piazza Affari
, dove il titolo ha ceduto il 12% a 16,3 euro. Con oltre 2,9 milioni di pezzi è passato di mano il 10% del capitale in una seduta particolarmente tesa per l'Istituto, congelato più volte per eccesso di ribasso, fino a raggiungere il minimo storico di 15 euro per azione.

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