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Il nucleare affossa Toshiba: terzo giorno di crollo in Borsa

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IL COLOSSO GIAPPONESE

Il nucleare affossa Toshiba: terzo giorno di crollo in Borsa

La bomba “nucleare” che sta per scoppiare sopra il bilancio di Toshiba fa perdere al gruppo ben oltre 5 miliardi di dollari di capitalizzazione nel giro di tre giorni e rischia persino di portare il suo patrimonio netto in territorio negativo.

Alla Borsa di Tokyo le azioni di Toshiba sono crollate oggi di un altro 17% dopo il -20,4% di ieri (il massimo giornaliero consentito) e il -12% circa della sessione precedente, portandone la capitalizzazione a un livello inferiore a quello della Sharp (il gruppo tecnologico finite sotto il controllo dei taiwanesi di Hon Hai).

IN PICCHIATA IN BORSA
Quotazione del titolo Toshiba alla Borsa di Tokyo

Proprio quando le apprensioni degli investitori legate al precedente maxiscandalo contabile sembravano ormai evaporate (con un raddoppio del titolo nell’ultimo anno, secondo i dati fino al 23 dicembre) , una nuova minaccia sulla stabilità del gruppo arriva dal business del nucleare negli Stati Uniti: la filiale Westinghouse Electric (rilevata 10 anni fa) sta incontrando seri problemi nella costruzione di una serie di centrali atomiche e la sua acquisizione della società di servizi per impianti nucleari CB&I Stone & Webster Inc. (completata nel gennaio scorso) si è rivelata non solo costosa fin dall’inizio, ma fonte di perdite molto ingenti.

La sorpresa è tanto più amara per gli investitori in quanto non pochi di loro ritenevano il nucleare un settore di crescita per Toshiba, grazie alla domanda proveniente da vari Paesi emergenti. Standard & Poor’s ha abbassato il rating della societa' a B-, con outlook negativo.

Dopo l’emergere di voci su imminenti massicce svalutazioni, martedì pomeriggio i vertici della società avevano annunciato un profit warning plurimilardario (in dollari) senza però quantificarlo esattamente e senza nemmeno escludere che il patrimonio netto del gruppo potrebbe diventare negativo. Il che ha finito per esacerbare i timori del mercato (al 30 settembre scorso, il capitale sociale ammontava a circa 3,1 miliardi di dollari, pari al 7,5% degli asset). Già piegata l’anno scorso da uno scandalo contabile di sovrastima degli utili per 1,3 miliardi di dollari che ne aveva azzerato la prima linea manageriale, Toshiba aveva dovuto procedere a una serie di dismissioni, tra cui quelle di alcuni dei comparti più redditizi (come le attività medicali, cedute a Canon). Proprio perchè a causa del precedente scandalo di bilancio si trova nella “watch list” della Borsa di Tokyo, + difficile per Toshiba aumentare il capitale con l’emissione di nuove azioni: dovrà dunque ricorrere al supporto delle banche e probabilmente cedere altre attività.

Intanto il colosso rivale Hitachi sta anch’esso varando dismissioni: ieri le azioni della controllata Hitachi Koki sono balzate del 16,2% dopo la conferma che il gruppo americano di private equity Kkr è in pole position per acquistarla.

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