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Fininvest smentisce le voci su proposta di Bollorè per quota Vivendi a famiglia Berlusconi

Vincent Bolloré e Silvio Berlusconi
Vincent Bolloré e Silvio Berlusconi

È arrivata in serata la risposta di Finivest su una supposta trattativa secondo cui il presidente di Vivendi, Vincent Bollorè, starebbe valutando di proporre alla famiglia Berlusconi una intesa amichevole per risolvere la disputa su Mediaset. Fininvest ha precisato in una nota di non aver ricevuto alcuna proposta e che non esistono né mai sono esistite negoziazioni con Vivendi.

Nel pomeriggio di mercoledì l’agenzia di stampa Bloomberg aveva scritto che, secondo fonti anonime, il presidente di Vivendi, Vincent Bollorè, starebbe valutando di proporre alla famiglia Berlusconi una intesa amichevole su Mediaset, mettendo sul piatto una quota del gruppo francese. In questo modo Fininvest sarebbe potuta entrare nell'azionariato di Vivendi.
La stessa Vivendi non ha commentato: «È politica della società non commentare i rumor», ha affermato un portavoce. Secondo le indiscrezioni, che l’agenzia di stampa ha raccolto da una fonte anonima, la famiglia Berlusconi non sarebbe stata contattata direttamente.

Comunque Vivendi, se si confermerà azionista di controllo insieme a Finivest della società di broadcasting, dovrà rivedere la propria posizione in Telecom, dal momento che l'Authority delle Tlc si è già espressa ricordando che non è possibile concentrare partecipazioni rilevanti in Telecom e Mediaset. «Già si sta ragionando su accordi che potrebbe siglare Bolloré per cedere il 24% di Telecom Italia», ha commentato un trader. In cima alla lista, ovviamente, figura la francese Orange, se non altro perché Stephane Richard, numero uno del gruppo transalpino, ha manifestato più volte interesse per la compagnia guidata da Flavio Cattaneo. Compagnia che nelle prossime settimane svelerà i dettagli del proprio piano industriale.

In conseguenza del rumor, il titolo Mediaset ha avuto uno scatto improvviso a Piazza Affari, ed è stato sospeso in asta di volatilità a +5,1% per poi allungare a +8,8%. In seguito il titolo è stato riammesso a listino e le quotazioni hanno rallentato per chiudere alla fine della giornata con un +5,87% a 4,36 euro. L’onda lunga è arrivata anche a Telecom Italia, la società di cui Vivendi detiene appunto il 24% circa del capitale. I titoli della compagnia telefonica mettono a segno un progresso del 2,42% conquistando quota 0,848 euro.

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