Il gruppo UniCredit ha messo il punto finale al negoziato sui 3.900 esuberi annunciati con il piano Transform 2019. Questo mattina all’alba Fabi, First, Fisac, Uilca, Unisin, Sinfub e Ugl Credito hanno firmato con la banca un accordo che parla di uscite ma guarda anche in prospettiva a chi resta e a chi arriverà. E prevede le tanto richieste garanzie occupazionali per i prossimi tre anni. Dopo questo piano il gruppo si impegna infatti a mantenere gli attuali livelli occupazionali.
Via libera a Vap da 800 euro
Il piano prevede uscite, ma anche un importante turn over. Per 3.900 bancari che escono volontariamente e con incentivi di qui al 2024, ce ne sono quasi 2mila che entrano (tra nuove assunzioni e stabilizzazioni). È stato inoltre riequilibrato il contributo per l'assistenza sanitaria e azienda e sindacati hanno messo mano al sistema degli inquadramenti facendo riaprire spiragli nei percorsi di carriera. Ultimo particolare sul Vap, il valore aggiunto pro capite. Verrà corrisposto e sarà di 800 euro per chi sceglierà strumenti di welfare e 600 per chi invece opterà per la formula cash.
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