Deutsche Bank AG taglia il bonus pool per il 2016 di quasi l’80 percento, scrive la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, una cifra mai vista nella recente storia dell’sitituto tedesco che cerca così di contrastare l’impatto dei bassi tassi d’interesse e delle spese legali seguite al maxi contenzioso in America per i mutui subprimee all’inchiesta sul riciclaggio di capitali in Russia, solo per citare le notizie dalle aule dei trinunali negli ultimi due mesi.
È come segnale di attenzione verso gli azionisti che il più grande istituto di credito tedesco decide di tagliare questi pagamenti ben consapevole che una simile decisione sarà «frustrante» per i dipendenti, dice il chief administrative officer Karl von Rohr al quotidiano tedesco nella edizione della domenica.
Il taglio riguarderà un quarto dei 100mila dipendenti. Alcuni di loro che ricoprono posizioni chiave - circa 5mila - avranno una speciale incentivo di lungo-termine legato alla performance della banca e che verrà corrisposto non prima di sei anni, aggiunge von Rohr.
I dipendenti di Deutsche Bank sapevano già del taglio dei bonus dal mese scorso, ma fino ad oggi non conoscevano l’esatta entità della riduzione.
Le azioni della banca tedesca sono crollate del 23% lo scorso anno mentre sono aumentati sia i costi per le cause legali sia le preoccupazioni per l’adeguatezza patrimoniale dell’istituto. Nel frattempo il ceo John Cryan ha tagliato posti di lavoro, sospeso la distribuzione dei dividendi e ha messo all’asta asset rischiosi.
Nel 2016, le politiche sulle retribuzioni erano state diverse. La banca aveva tagliato i bonus solo del 17% argomentando che un taglio più importante avrebbe compromesso la capacità dell’istituto di attrarre i migliori talenti. I tagli del 2016 erano stati comunque più alti rispetto a quelli della concorrenza, ricorda Bloomberg, Royal Bank of Scotland si era fermata all’8%, Barclays Plc aveva tagliato i premi per lo staff front office solo dell’ uno percento.
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