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Accordo con Parigi: Fincantieri conquista Stx France

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CANTIERISTICA

Accordo con Parigi: Fincantieri conquista Stx France

C'è l'accordo tra Fincantieri e il governo francese sull'acquisizione di Stx France. L'annuncio ufficiale arriverà oggi pomeriggio, alle 17.30, direttamente da Parigi, dove il ministro dell'Industria transalpino Christophe Sirugue ha convocato una conferenza stampa dopo che, poco prima, incontrerà l'intersindacale di Stx France (CGT, CFDT et CFE-CGC) per ragguagliare le sigle sui dettagli dell'intesa. Nelle scorse settimane, i rappresentanti sindacali avevano espresso in più occasioni una forte preoccupazione per l'ingresso del gruppo italiano nel capitale di Stx France, ma i timori sembrerebbero superati anche alla luce delle rassicurazioni offerte dal ceo di Fincantieri, Giuseppe Bono.

Riserbo sui particolari dell’intesa
Sui particolari dell'accordo, vige ancora il più stretto riserbo e le ultime ore sarebbero servite a sciogliere gli ultimi nodi. Al punto che la convocazione della conferenza stampa di oggi pomeriggio è arrivata nella tarda serata di ieri, solo quando il confronto tra Roma e Parigi ha trovato un punto di compromesso accettabile per entrambi. Negli ultimi giorni, il governo francese aveva anche provato a sparigliare le carte lanciando l'ipotesi di una nazionalizzazione temporanea che sarebbe servita però soprattutto per mettere pressione agli italiani e arrivare a una conclusione prima delle elezioni presidenziali che scatteranno in Francia tra due settimane.

Superate ultime resistenze
Anche le ultime resistenze sindacali, come detto, sarebbero state superate in queste ore. Già nei giorni scorsi, peraltro, il ceo Bono aveva rassicurato sulle intenzioni future di Fincantieri garantendo la disponibilità del gruppo a mantenere i livelli occupazionali e l'expertise dei cantieri di Saint-Nazaire, ad assicurare un piano di investimenti triennale da 100 milioni nonché a realizzare un programma di assunzioni concordato dai sindacati con il management dell'azienda.

Lo schema finanziario
Il possibile schema vedrebbe Fincantieri attorno al 48%, comunque sotto il 50% come chiesto a gran voce da Parigi fin dall'inizio dei negoziati, lo Stato francese manterrebbe la sua minoranza di blocco (33,3%), Dncs entrerebbe nel capitale tra l'11 e il 14% e le quote restanti andrebbero in mano a un investitore istituzionale italiano (l'ipotesi Cassa è stata scartata dai francesi che preferiscono un soggetto non legato al gruppo triestino). I rapporti tra Roma e Parigi sarebbero quindi regolati da un nuovo patto parasociale per dodici anni che garantirebbe al governo francese una serie di prerogative rafforzate rispetto all'intesa con i coreani.

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