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Trump, i primi 100 giorni e quella fiducia dei mercati tutta da ripagare

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il sondaggio ubs

Trump, i primi 100 giorni e quella fiducia dei mercati tutta da ripagare

(Ap)
(Ap)

Donald Trump sarà pure il presidente meno popolare della storia , come ci ha ricordato qualche giorno fa un sondaggio pubblicato da Washington Post/Abc, ma i mercati non sembrano curarsi del suo scarso appeal, anzi. Wall Street è di nuovo vicina ai massimi storici, ma non per questo potrebbe aver raggiunto i propri limiti, mentre l’economia Usa ha ancora margini per accelerare ulteriormente. Così almeno la pensano gli investitori privati intervistati da Ubs Wealth Management Americas proprio all’avvicinarsi della scadenza dei primi 100 giorni di presenza del nuovo inquilino alla Casa Bianca.

Pronti a scattare
«On your marks!», ovvero «ai vostri posti!» è il titolo della ricerca pubblicata dalla banca elvetica, proprio a dimostrare come il mondo della finanza e dell’impresa sia pronto a scattare, con nuovi investimenti sia in Borsa, sia nelle aziende amministrate. Due investitori su tre, spiega Ubs, sono ottimisti sulle prospettive a breve termine di Wall Street, e in modo del tutto analogo il 66% degli imprenditori progetta di impiegare denaro nelle aziende di piccola taglia che possiede e il 56% di essi pensa di assumere nuovi impiegati.

LAFIDUCIA DEGLI INVESTITORI IN WALL STREET
La percentuale degli ottimisti sui rendimenti dell'indice S&P 500 nei prossimi sei mesi (Ubs Wma)

Fiducia in Trump o nell’economia?
Non è chiaro, per la verità, se tutto questo ottimismo sia direttamente collegato alle mosse (mantenute, o per adesso solo promesse) targate Trump. Di certo però in questi ultimi mesi la fiducia sui mercati azionari non solo è rimasta praticamente intatta fra gli operatori di fede repubblicana (78%) e fra gli indipendenti (58%), ma è addirittura cresciuta all’interno della pattuglia dei democratici (57% dal 10% di ottobre) nonostante il neo-presidente sia davvero poco apprezzato fra di loro (24% contro il 77% dei repubblicani e il 47% medio). Verrebbe insomma da pensare che i mercati siano “più popolari” di Trump stesso.

Oltre la riforma fiscale

In generale, gli investitori sono pronti ad agire, anticipando l’accelerazione che potrebbe scaturire dalle iniziative all’Amministrazione che saranno messe in atto in questi giorni e nei mesi a venire: un po’ come è avvenuto per il taglio dal 35% al 15% dell’aliquota sulle imprese annunciato ieri sera. La questione fiscale, in base al sondaggio Ubs, è (forse sarebbe meglio dire “era”) l’argomento che tre quarti degli investitori e degli imprenditori gradisce veder affrontato nell’immediato, anche se il 67% nutre dubbi sui risultati potenziali della tax reform condizionato dall’esito dei tentativi poco convincenti di riformare la sanità.

«Gli investitori - conferma Sameer Aurora di Ubs Wma - restano positivi sul futuro dell’economia, ma al tempo stesso continuano ad alzare l’asticella per Trump sulla base delle promesse effettuate durante la campagna elettorale. Anche se molti di loro hanno stemperato il proprio ottimismo alla luce delle discussioni sulla riforma sanitaria, si pensa comunque che con le mosse giuste l’Amministrazione possa raggiungere gli obiettivi e avviare la nazione su un sentiero di crescita».

La spinta delle infrastrutture
Il superamento dell’Obamacare resta comunque un tema chiave per gli intervistati, il 90% dei quali chiede al Governo di impegnarsi di più nel trovare una soluzione e nell’adottare un migliore programma sanitario, anche perché il 35% ritiene che l’America Health Care Act proposto sia addirittura meno efficace rispetto al sistema attualmente in vigore. Pochi dubbi invece sul fatto che l’impatto maggiore sull’economia arriverà dall’investimento in infrastrutture (91%) . Da questo punto, soprattutto, dovrebbe dipendere la decisione degli investitori di utilizzare il 20% della ricchezza che ancora mantengono liquida in attesa di tempi migliori e che il 56% degli intervistati impiegherebbe immediatamente, se soltanto vedesse segnali di progresso dell’Amministrazione Trump sui temi chiave.

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