L’Oracolo di Omaha tiene banco alla sua prima “Woodstock del capitalismo” dell'era Trump. Ma più che di politica Warren Buffett, reduce da un calo del 27% a 4,06 miliardi nei profitti della corazzata finanziaria Berkshire Hathaway nel primo trimestre, parla di investimenti vecchi e nuovi, quelli in tecnologia. Rilancia, soprattutto, l’interesse per Apple, uno dei più recenti. Mentre difende le quote nelle compagnie aeree: se sono al centro di polemiche sul maltrattamento dei passeggeri, sono meno soffocate dalla concorrenza e più redditizie. Non abbandona neppure una banca quale Wells Fargo, scossa da scandali su conti falsi e riorganizzazioni.
Davanti alla platea annuale di migliaia di investitori convenuti da ogni angolo del mondo per l’assemblea annuale in Nebraska, Buffett ha anche ammesso errori, in particolare sull'hi-tech. Su Ibm, dove ha ridotto di un terzo la sua quota: «Ho sbagliato» a investire. Apple, al contrario, è tutt'altro che uno sbaglio: richiede «un’analisi diversa» perché è società di prodotti al consumo. Errori opposti, di troppa reticenza, li lamenta inoltre per aver evitato Google, oggi Alphabet, e Amazon, colossi Internet per i quali professa ammirazione. Con una nota di stupore - e forse una stoccata - si meraviglia di come sia possibile gestire simili gruppi che crescono e guadagnano tanto con scarsi investimenti di capitale.
Ad una domanda sulla grande riforma delle imposte voluta da Trump, Buffett non si tira indietro: tagli alle aliquote avvantaggerebbero gruppi quali Berkshire e per alcune controllate, quali i servizi elettrici, è possibile si tramutino in risparmi per i consumatori. Né manca qualche momento più teso: quando è costretto a difendere un vecchio pilastri del suo portafoglio, Coca-Cola, dall’accusa di capitalismo predatorio e dannoso alla salute. O quando ignora i picchetti dei lavoratori della controllata NetJet per una disputa contrattuale. Nessuna sopresa, invece, sui piani di successione dell’ottuagenario finanziere. Solo la rivelazione di cosa raccomanderà alla moglie dopo la sua scomparsa: investire in prudenti fondi legati a indici.
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