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FINANZA

Amazon acquisisce i supermercati Whole Foods: l’accordo vale 13,7 miliardi

Un colpo a sorpresa. Con un assegno da 13,7 miliardi di dollari Amazon si porta a casa Whole Foods, catena di supermercati fra le più importanti degli Stati Uniti. La notizia è arrivata con una nota ufficiale diramata dagli uffici dell'azienda di Seattle, dalla quale emerge che la trattativa si è chiusa positivamente per un prezzo pari a 42 dollari per azione, completamente in contanti, nell'ambito di un'operazione valutata – come detto - circa 13,7 miliardi di dollari, compreso il debito netto del retailer. «Milioni di persone amano Whole Foods Market perché offrono i migliori prodotti biologici e naturali e rendono divertente mangiare in modo salutare», ha detto Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon, sottolineando che la catena di supermercati «sta facendo un ottimo lavoro e vogliamo che questo continui».

Per Amazon, ha detto ancora Bezos, «la partnership è un'opportunità per massimizzare il valore per gli azionisti di Whole Foods, allo stesso tempo ampliando la mission di Amazon, dando ai clienti la massima qualità, esperienza, convenienza e innovazione».

Da Seattle hanno precisato che Whole Foods continuerà a gestire i supermercati con il proprio marchio, e che l'amministratore delegato John Mackey resterà al suo posto. Proprio Mackey ha parlato di partnership che «rappresenta un'opportunità per massimizzare il valore dei soci di Whole Foods Market e allo stesso tempo per estendere la nostra missione nel dare ai nostri consumatori la qualità, l'esperienza e l'innovazione più alte». Anche il quartier generale resterà della società rimarrà ad Austin, in Texas. Dal punto di vista prettamente finanziario, invece, la transazione sarà chiusa probabilmente nella seconda metà del 2017, dopo l'ok degli azionisti di Whole Foods Market e dalle autorità di regolamentazione. Nei termini dell'operazione è scritto che qualora Whole Foods decidesse di fare saltare tutto, sarebbe tenuta a pagare ad Amazon una penale pari a 400 milioni di dollari.

Un colpaccio improvviso, quello di Amazon, che dopo l'ufficialità dell'acquisto ha visto il suo titolo crescere dell'1,72%, mentre vola Whole Foods con +27%. Dalle prime indiscrezioni trapelate, pare che la trattativa sia stata condotta in gran segreto nelle ultime settimane. Ed è per questo che agenzie come Bloomberg parlano di «scossa di terremoto» nel mondo della distribuzione.

Il primo esborso miliardario di Bezos
L'acquisto di Whole Foods sarà ricordato per essere la prima operazione miliardaria della storia di Amazon. Siamo davanti alla mossa finanziaria più importante compiuta da Bezos, che fino a oggi si era spinto a sborsare 970 milioni di dollari per portarsi a casa i servizi di videogames di Twitch Interactive Inc. Con Whole Foods, il 53enne CEO di Amazon, secondo uomo più ricco al mondo per Forbes, non ha badato a spese.

Il perché di un’operazione simile
La storia di questa trattativa lampo insegna molte cose, e molte altre le lascia nel mistero. Sicuramente emerge la potenza economica di una società come Amazon, che - al pari di Apple, Google, Microsoft e Facebook - ha una liquidità tale da permettersi qualsiasi operazione. Ma il vero focus è un altro. Amazon è il re indiscusso del mercato digitale. Il marketplace online più grande al mondo. E la sua storia è fatta da continue innovazioni tese a indebolire la grande distribuzione tradizionale. Whole Foods è esattamente il contrario di Amazon. È una catena di supermercati basata sulle logiche più ferree della GDO. Gli interrogativi sono tanti, dunque. Alcune risposte, tuttavia, possono essere trovate nella storia recente di Amazon. Una storia che forse nasconde un lato di Bezos abbastanza sconosciuto: la voglia di punti fisici. Lo dicono i fatti. Negli ultimi anni Amazon ha provato più volte a trasferire parte del suo business all'interno di negozi fatti di mattoni e piastrelle: le librerie e il negozio sperimentale senza cassieri, né dipendenti sono esempi abbastanza recenti. Inoltre, il servizio AmazonFresh ha svelato al mondo che a Seattle hanno un occhio di riguardo per il business dell'alimentare. A dicembre dello scorso anno il Wall Street Journal aveva riferito che Amazon stava esplorando il campo per aprire fino a duemila punti vendita di alimentari con il proprio marchio in tutti gli Stati Uniti. L'operazione Whole Foods può essere collocata in questo quadro.

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