Un 2016 in rosso per il gruppo Fininvest, su cui pesano i «gravissimi danni» che ha causato il mancato rispetto da parte di Vivendi degli accordi vincolanti raggiunti con Mediaset e anche le perdite del Milan nel secondo semestre. L'anno scorso si è così chiuso con perdite nette di gruppo per 120,2 milioni, a fronte del sostanziale pareggio del 2015. Sul risultato pesano oneri non ricorrenti per 336,4 milioni, legati alla vicenda Vivendi, che portano il risultato operativo consolidato in perdita per 188,7 milioni (+225,6 milioni nel 2015). Il risultato netto, escludendo i costi non ricorrenti e le perdite del Milan relative al secondo semestre, è positivo per 46,9 milioni. I ricavi consolidati crescono del 6,6% a 5.050,8 milioni.
Dalla cessione del Milan plusvalenza di 600 milioni
Fininvest stima di realizzare una plusvalenza di circa 600 milioni di euro sui conti consolidati del 2017 grazie alla vendita della controllata Milan che è stata completata ad aprile.
«Gravissimi danni da Vivendi»
Nella nota di commento ai numeri 2016, il gruppo Fininvest sottolinea come l'andamento economico-finanziario sia stato «pesantemente condizionato dai gravissimi danni che ha causato il mancato rispetto da parte di Vivendi degli accordi vincolanti raggiunti con Mediaset». Allo stesso tempo la holding mette in evidenza di aver realizzato nel 2016 «investimenti di ampia rilevanza strategica», come quelli di Mondadori in Rizzoli Libri e Banzai Media e di Mediaset nel settore radiofonico. Il 2016 è stato inoltre l'anno decisivo per le trattative di cessione della controllata AcMilan che è stata poi completata nella primavera 2017.
In un quadro macroeconomico generale ancora instabile e in un contesto di mercato sempre più competitivo, rileva Fininvest, al netto delle partite non ricorrenti il gruppo ha raggiunto un risultato operativo consolidato positivo per quasi 150 milioni e un utile di circa 50 milioni.
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