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UniCredit, più potere al cda. La sede trasferita da Roma a Milano

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UniCredit, più potere al cda. La sede trasferita da Roma a Milano

(Ansa)
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UniCredit cambia la governance e sposta la sede sociale da Roma a Milano. Passaggio nell'aria da anni, quest'ultimo, che è stato inserito tra le modifiche approvate oggi pomeriggio - all'unanimità - dal cda presieduto da Giuseppe Vita.

D'ora in avanti, la banca guidata da Jean Pierre Mustier, sempre più public company, riunirà i suoi soci, sempre più internazionali, a Milano. E vigerà il principio del one share one vote: ognuno potrà far pesare tutte le azioni di cui dispone, infatti nel nuovo statuo sarà abolito il tetto del 5%. La cancellazione del tetto (che genera il diritto di recesso, pur limitato allo 0,25% del capitale al prezzo medio degli ultimi sei mesi) avvicina la governance di UniCredit alle best practice europee, e nella stessa direzione va l'introduzione della facoltà in capo al cda uscente di presentare una propria lista di candidati per il rinnovo.

In Italia finora si sono avvalsi di questa possibilità Prysmian, Inwit ed Enel, ora la norma debutta anche in ambito bancario con l'obiettivo di coagulare intorno a una sola lista l'appoggio dei soci di maggioranza e di una quota rilevante di quelli di minoranza. Tuttavia, come ulteriore segnale di apertura al mercato, tra le modifiche approvate ieri c'è anche il conferimento alla lista di minoranza di due consiglieri (oggi è uno solo), «a prescindere dal numero dei componenti» e «al fine di un maggior allineamento alle migliori prassi di governance». E ancora in quest'ottica si è decisa la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in ordinarie: il rapporto di conversione dei 252.489 titoli di risparmio in ordinari è stato fissato in 3,82 azioni ordinarie per ogni titolo di risparmio, a cui verrà aggiunto un conguaglio in contanti di 27,25 euro.

Sempre oggi, il cda ha approvato un ritocco alla struttura di vertice. Lascia il cro Massimiliano Fossati, tra gli ultimi rimasti della vecchia guardia, e viene separata la gestione dei rischi (affidata a TJ LIm, nuovo cro di gruppo) da quella delle attività creditizie individuali, assegnata ad Andrea Varese, nuovo chief lending officer.

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