Apple batte le attese nel quarto trimestre: i ricavi si attestano a 52,6 miliardi di dollari, in crescita del 12% anno su anno, gli utili a 2,07 dollari per azione (+24%). A Wall Street il titolo ha chiuso a 168 dollari, sui massimi, e oggi in apertura vola con una crescita di oltre il 3%, superando i 900 miliardi di dollari di capitalizzazione . Il risultato è trascinato da tutte le categorie di prodotto, non solo l'iPhone, e dall'ennesimo balzo dei servizi. Apple ha inoltre detto che i ricavi per il prossimo trimestre saranno migliori rispetto alle proiezioni degli analisti, facendo pensare che le attese siano per una forte domanda per iPhone X.
Non solo iPhone
Nei tre mesi in esame Apple ha venduto 47 milioni di iPhone, un dato che per qualche giorno include il nuovo iPhone 8. Rispetto a un anno fa la crescita dei ricavi di iPhone (oltre 28 miliardi) è del 2%, ma i dati più interessanti sono altri. Continua la corsa dei servizi, categoria che include app store, iTunes, Apple Music, Apple Pay, AppleCare e licenze: per la prima volta arriva a 8,5 miliardi di dollari, in crescita del 34% rispetto a un anno fa. I servizi sono la seconda voce sotto l'iPhone, che ora conta per oltre la metà dei ricavi ma nei trimestri precedenti era arrivato a valere i due terzi. Va detto che con l'arrivo dell'iPhone X i rapporti di forza potrebbero nuovamente cambiare.
Dopo i servizi arrivano i Mac, con ricavi per 7,17 miliardi, in crescita del 25% anno su anno, gli iPad valgono quasi 5 miliardi e sono sostanzilalmente stabili (-3% sul trimestre precedente, ma +14% su anno) mentre la categoria altri prodotti con 3,2 miliardi mostra una crescita importante rispetto a un anno fa: +36%. Anche questo è un risultato molto osservato dagli analisti perché lì dentro ci sono Apple Watch, nuove Apple tv, cuffie Beats.
Il giorno di iPhone X
I risultati arrivano alla vigilia di uno dei giorni più importanti per Apple dal lancio del primo iPhone: da oggi, anche in Italia, è in vendita iPhone X, il modello che celebra il decennale dello smartphone voluto da Steve Jobs che ha rivoluzionato il mercato. Per adesso ha il record dell'iPhone più costoso: il modello da 64 giga costa 1189 euro, il 256 giga arriva a 1359 euro. iPhone X segna un cambiamento piuttosto radicale rispetto ai modelli precedenti perché cambia l'interfaccia: sparisce il tasto home, ha un display che occupa praticamente tutta la superficie frontale – trend ormai consolidato anche da parte dei competitor -, ha un display Oled.
Sulla strada del market cap da 1.000 miliardi
I preordini sono partiti il 27 ottobre: non ci sono dati ufficiali ma i tempi di consegna sono subito slittati e diversi report hanno parlato di un risultato decisamente positivo per Apple, tanto che il titolo, che dopo l'annuncio dei nuovi telefoni il 12 settembre era sceso per settimane, ha aggiornato i massimi. La capitalizzazione è sulla strada dei mille miliardi di dollari, che sarebbe un primato, obiettivo che l'azienda potrebbe raggiungere se le azioni arrivassero a 193-4 dollari.
Incognita tempi di produzione
In attesa di vedere quali saranno i veri risultati di vendita, qualche preoccupazione arriva dai tempi di produzione. La tecnologia per lo sblocco del telefono tramite riconoscimento facciale da implementare si sta rivelando più difficile del previsto. Secondo Nikkey Asian Review inizialmente i pezzi disponibili saranno solo 20 milioni nel 2017, la metà di quanto preventivato per quest'anno. Ming-Chi Kuo di KGI Securities stima che Apple avrà a disposizione 25-30 milioni di iPhone X al massimo per il trimestre natalizio, per avere un paragone l'anno scorso Apple ha venduto 78 milioni di iPhone, anche se il dato comprende tutti i modelli. Gli analisti sono in maggioranza ottimisti sul successo del nuovo telefono, la variabile resta l'effettiva disponibilità.
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